LECCE – Clamorosa sconfitta per l’Ascoli. Al “Via del Mare” il Lecce rifila un sonoro 7-0 ai bianconeri. Il Picchio si rende protagonista di una gara imbarazzante, incassando 5 gol in 30′.

Visto quanto accaduto, si è preferito non dare una voto ai singoli giocatori, ritenendo “non valutabili” le prestazioni individuali.

PAGELLE 

MILINKOVIC-SAVIC n.v. – Preso letteralmente a pallate. Sul primo gol tocca il pallone, ma non riesce a deviarlo fuori dallo specchio della porta. Da lì in poi è un tiro al bersaglio da parte dei giocatori del Lecce che lo trafiggono in tutti i modi possibili.

ANDREONI n.v. – All’esordio da titolare in Serie B, dà, purtroppo per lui, la sensazione di essere completamente inadatto alla categoria, giocando una gara che definire disastrosa è un complimento; a dimostrazione di ciò, è protagonista negativo in quasi tutte le reti incassate dai bianconeri.

BROSCO n.v. – Non calcola minimamente Tabanelli, solo in area di rigore, in occasione del vantaggio pugliese; si tratta di un brutto segnale che fa da preludio a un prosieguo di gara imbarazzante, il quale culmina nel rigore goffissimo commesso ai danni di La Mantia.

PADELLA n.v. – Si rende protagonista di un paio di giocate tecniche a livelli amatoriali, che, tuttavia, descrivono perfettamente la prestazione odierna, sua e della squadra. Inoltre, proprio lui che è sempre pronto a lottare, è uno dei primi a gettare la spugna, uscendo completamente con la testa dalla gara.

D’ELIA n.v. – Asfaltato da Venuti e Falco con una facilità irrisoria. A livello fisico sembra essere di due categorie inferiori rispetto ai suoi avversari, i quali lo saltano o lo anticipano sulle palle vaganti con grande continuità.

ADDAE n.v. – Forse uno dei meno peggio, ma oggi è tutt’altro che un complimento, anzi. La circolazione palla del Lecce è molto qualitativa e veloce, e lui non riesce a fare altro che correre dietro al pallone, nella speranza, vana, di riuscire a recuperarne qualcuno.

TROIANO n.v. – Di solito è il metronomo dei bianconeri, capace di gestire i ritmi sia in fase di possesso che di non possesso. Oggi, è proprio questa incapacità ad essere il difetto maggiore della sua prestazione. Non riesce a far valere la sua esperienza e affonda con tutta la barca. INIGUEZ (dal 63′) n.v. – Entra a gara praticamente finita, ma riesce a farsi notare per un controllo sbagliato in area di rigore, che spalanca la strada al settimo gol leccese.

CAVION n.v. – Irriconoscibile. Se questo è il suo attuale stato di forma, si spiega abbastanza agilmente come mai da un po’ di settimane non faccia più parte, con costanza, dell’undici titolare del Picchio.

NINKOVIC n.v. – Il Lecce corre, lui cammina. Prova a giocare facendo valere la sua tecnica, ma sembra piuttosto un’ex giocatore ultracinquantenne, impegnato in una gara di un campionato amatoriale.

CICIRETTI n.v. – Prova qualche dribbling, ma li fallisce praticamente tutti; e non è che con i passaggi o con i tiri in porta – uno solo, in realtà – vada molto meglio. CHAJIA (dal 77′) – Ingresso sul quale non c’è molto da dire.

ROSSETI n.v. – Non la tocca praticamente mai, ma, in verità, non è che la squadra arrivi troppo spesso dalle parti di Vigorito. In virtù di quanto detto, viene anche difficile esprimere un commento sulla sua prestazione odierna. BALDINI (dal 71′) n.c. – Come per Chajia.

 

VIVARINI n.c. – Non c’è molto da dire sulla prestazione odierna, anche se, probabilmente, sarebbe più corretto parlare di non-prestazione, dato che i suoi ragazzi non si sono praticamente presentati sul rettangolo di gioco. Si può perdere, per carità, ma non in questo modo, mostrando un’arrendevolezza, e anche una certa assenza di amor proprio, onestamente avvilente.


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