ASCOLI PICENO- Presentato il progetto di riqualificazione dell’Orto delle Monache di Recanati dalla Presidente del Fai di Ascoli, Alessandra Stipa, nei locali della Sala della Ragione a Palazzo dei Capitani, venerdì 29 marzo. All’evento presenti anche l’insegnante Cristina Calvaresi con la sua classe del quinto liceo scientifico, e il vice sindaco di Ascoli Donatella Ferretti.

Cristina Calvaresi ha esaminato la lirica “L’Infinito” di Giacomo Leopardi e la sua approfondita spiegazione è stata accompagnata dalla suggestiva lettura di alcuni versi da parte di alcuni studenti della quinta classe del Liceo Scientifico “A. Orsini” di Ascoli Piceno. Il tema dell’Infinito è stato rinvenuto anche nella poetica di Ungaretti che a Leopardi ha dichiarato più volte di ispirarsi. Un accenno è stato fatto anche alle “Lezioni americane” di Calvino che vedeva in Leopardi la “esattezza della letteratura”.

L’infinito come superamento dei limiti dell’angusta esistenza umana, visto come dimensione senza spazio, tempo, argini di alcun tipo, a cui l’uomo aspira è stato anche il tema filosofico introduttivo affrontato da Donatella Ferretti che ha velocemente sintetizzato le posizioni a riguardo dei filosofi Anassimandro , Kant, ed Hegel nella sua “Fenomenologia dello Spirito”.

Alessandra Stipa Presidente della Delegazione Fai di Ascoli è invece entrata nel vivo della questione presentando il progetto di riqualificazione e valorizzazione di quello che deve realmente considerarsi “Il Colle dell’Infinito” leopardiano, ovvero la collina denominata “Orto delle Monache” di Recanati. La Stipa ha precisato: “Il Fai è una fondazione senza scopo di lucro sorta nel 1975, vigila sulla tutela dei beni artistici in ossequio all’art. 9 della Costituzione, attualmente si occupa di ben 61 beni sparsi in tutta Italia. Per quanto riguarda “Il Colle dell’Infinito” Il Fai ha siglato un accordo di valorizzazione nel 2017 con il Comune di Recanati, il Centro Mondiale della Poesia Giacomo Leopardi  e il Centro Nazionale di Studi leopardiani”.

Ha proseguito: “Oggi noi troviamo a Recanati un parco denominato “Colle dell’Infinito” in realtà costruito nel 1937 con uno splendido palazzo intitolato alla memoria della poesia leopardiana anche questo dello stesso anno, in stile razionalista, ma questo parco non è il vero colle che ha ispirato Leopardi per la scrittura dell’idillio “L’Infinito”. Il vero colle è un luogo che si trova dietro Palazzo Leopardi e che il giovane Giacomo raggiungeva a piedi uscendo dalla sua stanza, ed è denominato “L’orto delle monache” poichè originariamente di proprietà della famiglia Leopardi, fu donato poi a delle suore di clausura. Qui venne edificato anche il loro convento, chiuso nel 1992 e riaperto nel 1998 come sede del centro mondiale della Poesia di Leopardi”.

La Stipa ha poi concluso: “Vi sono due lotti del colle denominato l’Orto delle monache: uno naturalistico e paesaggistico, l’altro composto da edifici, cappelle votive, pergolati, lo stesso palazzo che ospita il centro studi nazionale della poesia di Leopardi. Il primo lotto è oggetto di una riqualificazione botanica, mentre il secondo lotto, composto da edifici storici verrà restaurato i maniera compatibile con la conservazione delle originarie architetture e degli originari materiali ed arredi. Per i visitatori del parco che riaprirà per il bicentenario della composizione de “L’Infinito” a settembre 2019 saranno allestiti una serie di effetti scenici durante il percorso di visita, con una camera immersiva che riprodurrà la visione multimediale di ciò che è l’Infinito e di ciò che è stato per il poeta Giacomo Leopardi. La somma necessaria a questa opera di riqualificazione e valorizzazione è pari ad € 1.334.300,00.”


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