ASCOLI PICENO – Fa tappa ad Ascoli Piceno il tour delle Marche del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli a sostegno del candidato del Movimento 5 Stelle Massimo Tamburri nella corsa al comune di Ascoli. I pentastellati annunciano varie iniziative per valorizzare il territorio piceno, come la valorizzazione del Tesoro dei Longobardi rinvenuto nel 1893 a Castel Trosino ed attualmente conservato nel Museo dell’Alto Medioevo a Roma.

Dopo i saluti del senatore Giorgio Fede: “Quando si parla di cultura non si può non parlare del Piceno e del suo capoluogo” e della deputata Rachele Silvestri: “Ringraziamo il ministro per essere qui e perché in questi mesi è stato attento alle nostre necessità ed alle nostre interrogazioni. Il Tesoro dei Piceni è una delle nostre eccellenze”, a prendere la parola è il Ministro Bonisoli: “E’ la prima volta che vengo ad Ascoli Piceno, sono molto contento e ringrazio tutti per l’invito. Sono stati mesi intensi visto i ritmi del Governo, con la Lega ci sono differenze abissali ma c’è un contratto di governo, è normale ci sia una dialettica ma la strada non è in discesa”.

“Siamo qua per confrontarci con chi vive qui e con le sue necessità – prosegue il Ministro – il confronto è importante. Daniela Tisi (marchigiana consigliera del ministro per la “gestione complessa del patrimonio culturale attraverso reti e sistemi”) mi ha consigliato caldamente di venire nelle Marche, mi sta dando una grande mano per l’evoluzione della politica dei musei statali; si è cercato di dare autonomia ai musei ma per gestirli serve qualcuno che li conosca. Per quello che è stato fatto in passato nutro forti perplessità sull’autonomia, per due motivi: non si può dare eccessiva autonomia ad un patrimonio che è statale, devo vigere regole statali. Il secondo aspetto è una grande discriminazione dei grandi musei rispetto a quelli che grandi non sono”.

“Poche mete raccolgono la metà dei visitatori che vengono nel nostro paese – continua Bonisoli – L’Italia ha grande attrazione turistica ma le persone sono attratte dai grandi poli come Venezia, Roma e Firenze, in parte Milano e Napoli; è un peccato che regioni come le Marche non abbiano grandi flussi. Bisogna sfruttare quello che c’è mettendo insieme musei, chiese, siti archeologici che da soli non avrebbero grande forza ma insieme avrebbero una maggiore forza comunicativa ed attrattiva”.

“Il programma politico-culturale del ministero è mettere il territorio al centro – spiega Daniela Tisi – Cercare di dare spazio e rilievo a quei siti fuori dai circuiti noti. La Commissione ministeriale studia forme di sinergia, ci sono tanti gioielli che hanno bisogno di farsi sistema e fare rete per essere valorizzati. Per il Piceno e le Marche in generale pensiamo ad un marchio di qualità territoriale, che significa fare sistema per presentare il territorio”.

“Un progetto per Ascoli e il suo territorio – continua la consigliera del Ministro – è una collaborazione con il Museo dell’Alto Medioevo di Roma che custodisce il Tesoro dei Longobardi, stiamo progettando linee di valorizzazione della città picena attraverso i longobardi. Pensiamo a forme di collaborazione come scambi temporanei, nel contempo cercando di valorizzare il territorio di riferimento riattivando i luoghi da cui i tesori sono venuti, magari con una ripresa degli scavi a Castel Trosino, stiamo studiando varie possibilità. Bisogna mettere al centro i territori dando loro i giusti spazi, i musei possono rendere molto attrattivi per tutto il territorio”.

“E’ un grande piacere ed un grande onore che il Ministro sia qui – afferma Massimo Tamburri – Ha grande rilievo per noi la cultura, purtroppo non sa fare rete. Il problema del nostro centro storico è che ha infiniti punti di interesse che però sono abbandonati; ci sono anche problemi di ricettività, che potrebbero essere ovviati lavorando con San Benedetto. Con una serie di progetti dobbiamo mettere in rete le proposte culturali, dopo un lavoro di connessione interna dobbiamo creare una connessione esterna costruendo una reputazione adeguata della nostra città comunicandola in maniera adeguata”.


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