ASCOLI PICENO – Inizia ufficialmente la campagna elettorale del consigliere regionale nonché ex sindaco di Ascoli Piero Celani che in una gremita sala conferenze della libreria Rinascita di Ascoli Piceno presenta la sua candidatura e spiega i motivi che lo hanno spinto verso tale scelta.

“Sono da solo ma dietro di me è come ci fossero tante persone, non li cito tutti – le parole di Piero Celani – Gino Lattanzi, Claudio Travanti, Valentino Tega, Aliberti, Matteucci, Viscione, Attilio Lattanzi, Cacciatori, Balestra, Enzo Ballatori, Chiara Martini, Associazione Bene Comune, amici della prima ora con cui abbiamo fondato questo progetto, anche se oggi non presentiamo le liste. Forza Italia quella vera con i suoi valori sta con noi, quella degli impegni ultimi 25 anni è con noi, abbiamo il vice coordinatore nazionale dei giovani, abbiamo la vice commissario regionale, c’è anche il sottoscritto, Forza Italia è questa, se altri hanno idee diverse possono democraticamente esporle, un po’ meno i simboli”.

Perché lo faccio? – si domanda Celani – Il primo motivo è affettivo e sentimentale, con questa città ho un rapporto eccezionale e ringrazio tutti gli ascolani, mi hanno eletto due volte sindaco e poi presidente della provincia, mi hanno eletto consigliere regionale in un momento difficile. La città mi ha dato tantissimo, è giusto ridare, ho accumulato una grande visione dei problemi, gli amici hanno deciso che li rappresentavo nel modo giusto. Alla base c’è questa passione, senza voler essere banali, vogliamo mettere insieme questa esperienza, una cosa fondamentale, se non si mette in campo l’esperienza non si va da nessuna parte. Cos’è l’esperienza? Un giorno da giovane ingegnere mi chiese cosa fosse l’esperienza, non seppi rispondere e lui mi disse che è la somma delle bastonate che hai preso nella vita, è fondamentale per non ripetere errori. A volte questa precipitosa ricerca di rinnovamento è micidiale, significa dimenticare la propria dignità e distruggere tutto quello che c’è in un territorio e sarebbe deleterio farlo, siamo forti perché ci mettiamo l’entusiasmo di prima se non ancora di più, prima era un entusiasmo incosciente, oggi è cosciente perché sappiamo quello che ci aspetta”.

“L’altro aspetto per cui mi candido è politico – continua l’ex sindaco – ed è molto serio: non possiamo non pensare che per amministrare questa città serva un segno di grande discontinuità rispetto a quello che è stato fatto e lo dico io che vengo dalla famiglia del centrodestra. Non c’è possibilità che chiunque sia ancora in questa amministrazione ed è qua possa essere attaccato, se sono qua è perché sono i primi ad essersi accorti di quello che è successo. In questa momento la città si è chiusa su stessa, si è isolata e non ha rapporti con nessuno, non ha rapporti con gli enti sovraordinati, per il bene comune bisogna lavorare anche con chi non la pensa come te. Bisogna riprendere il rapporto con i territori, dobbiamo uscire dalla sindrome dell’accerchiamento che ha la città ha e l’amministrazione ha creato, con gli avversari bisogna ragionare. Ci sono poi le problematiche inevase di Ascoli, abbiamo commissionato un sondaggio sui problemi della città: il primo punto uscito fuori è la mancanza di lavoro, ci sono soldi a palate che arrivano dall’Europa, chi li ha intercettati? Ci sono tantissimi bandi che non sfruttiamo, per i giovani, per le società sportive, per le imprese. Gli altri problemi emersi sono le tasse troppo elevate, la sicurezza personale, la crisi economica, l’inefficienza dell’amministrazione, l’immigrazione, e tante altri questioni”.

“Su questo sondaggio abbiamo messo giù tutto il programma che presenteremo presto ma è già pronto – prosegue Celani – sviluppo economico, sicurezza, cultura, sport e contaminazione, dobbiamo disegnare il domani attraverso la valorizzazione del centro storico, il verde urbano, la tecnologia al servizio dei cittadini, la sanità, sono contro l’ospedale unico ma vogliamo discutere di salute. Ho sempre rispettato i cittadini, ci ho sempre parlato, non credo si possa governare un territorio con una raccolta di firme, il cittadino devi ascoltarlo. Dobbiamo riportare la gente a vivere in Ascoli, non solo nel centro storico ma anche nelle frazioni che hanno una qualità della vita superiore. Una delle nostre sfide è dare spazio ai giovani che si vogliono impegnare in politica, dobbiamo farli crescere e fargli da guida, dobbiamo far crescere una nuova classe dirigente che governi questa città: un altro obiettivo che è stato mancato, mi tolgo qualche sassolino, vogliamo riportare un rapporto tra città e cittadini umano, com’era 10/15 anni fa. Siamo conservatori? Certo, siamo del centrodestra ma siamo anche progressisti, se le cose non funzionano le cambiamo”.

“C’è un tema poi da buontemponi – conclude il consigliere regionale – abbiamo l’accordo con il Pd. A me risulta che dall’altra parte ci sono candidati ex Pd, ci sono esponenti eletti con i democratici e che hanno sostenuto il centrodestra. Qual è il centrodestra che ha partecipato alle primarie del Pd? C’è chi non voleva farmi eleggere in Regione, chi è che ha l’accordo con il Pd? Noi dialoghiamo per i problemi della città. Quando ci saranno i confronti non venga il candidato sindaco, ma il sindaco attuale, così risolveremo i problemi, vediamo cos’è successo alle regionali del 2015. Per 10 anni Celani è stato inesistente, non mi hanno mai sentito per nessun problema, come se non avessi trainato il centrodestra, ero in esilio in Regione, cosa che comunque mi è stata utile facendo un lavoro molto importante per aiutare le imprese, i ragazzi, per il turismo, per il terremoto; non raccontassero stupidaggini, non siamo noi che inciuciamo con il Pd. Vorrei fare una campagna elettorale su temi concreti; abbiamo tante professionalità da mettere in campo, anche tanti ragazzi che si sono avvicinati, il futuro è loro ma devono saperlo gestire”.


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