ASCOLI PICENO – L’Ascoli vince e ipoteca, quasi matematicamente, la salvezza. Al Del Duca, i bianconeri battono il Venezia 1-0, al termine di una gara non spettacolare, ma molto tesa e sentita. Il gol decisivo è di Ardemagni, che, a metà del primo tempo, sblocca dal dischetto.

PAGELLE

MILINKOVIC-SAVIC 6 – Il Venezia è abbastanza sterile offensivamente e questo facilita, indubbiamente, il suo ritorno sul terreno di gioco. Comunque, nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa dai giocatori veneti, risponde sempre presente, anche se, in più di una circostanza, non mostra uno stile impeccabile.

ANDREONI 6 – Ritrova il terreno di gioco dopo la disastrosa gara di Lecce; un obiettivo non facile, dunque, far dimenticare una prestazione come quella, ma mostra buona sicurezza e solidità, e di questo gli va dato atto. Sia chiaro, gioca spesso molto semplice e non sempre perfettamente, però la risposta mentale è stata di ottima fattura, e non era una cosa scontata.

BROSCO 6,5 – Inizio con un paio di imprecisioni: un brutto passaggio in orizzontale e uno scivolone al limite dell’area. Sono gli unici spiragli che lascia al Venezia, che non è lesto a sfruttarli; da lì in poi, infatti, tira giù la saracinesca, cominciando a giganteggiare in area di rigore e intercettando tutti i traversoni che i veneti tentano per mettere in difficoltà la retroguardia bianconera.

VALENTINI 6,5 – Come al solito, la sua prestazione è meno appariscente confrontata con quella del suo compagno di reparto, ma non per questo è di valore inferiore: sempre attento e puntuale in chiusura, senza mai farsi mettere in difficoltà dai giocatori del Venezia. Non è un caso che, molto spesso, quando la sua gara è buona, allora anche la prestazione difensiva complessiva dei bianconeri è di qualità.

RUBIN 6 – Prestazione più che buona per trequarti di gara, con grande sicurezza tecnica e mentale. Poi, tuttavia, la condizione fisica comincia a essere deficitaria e, allora, inizia a soffrire il dinamismo di Lombardi, che, a conti fatti, si dimostra l’arma più pericolosa – se non l’unica – del Venezia. Nel complesso, comunque, pur andando in affanno, riesce a gestire la situazione con esperienza.

CAVION 5,5 – Primo tempo che mostra qualche segnale di ripresa rispetto alle ultime uscite tutt’altro che brillanti; non è una gara perfetta, ma, quantomeno, sembra essere nel vivo del gioco. Nella ripresa, invece, cala sensibilmente: comincia a commettere tanti errori, anche banali, che, per sua fortuna, non costano nulla all’Ascoli. Vivarini, comunque, fiuta le sue difficoltà e lo tira fuori dal campo. CASARINI (dal 69′) 6 – Nulla di appariscente, ma ridà tranquillità alla mediana bianconera.

TROIANO 7 (IL MIGLIORE) – Lo si vede poco, ma ha il peso specifico di un macigno. Segno di esperienza, indubbiamente, ma anche di un’intelligenza tattica a livelli altissimi. Non spreca un centimetro e non sbaglia un intervento, facendosi sempre trovare pronto quando i compagni ne hanno bisogno, dimostrando, dunque, di essere il vero leader di questa squadra.

FRATTESI 6 – Grande presenza in mezzo al campo, che, tuttavia, troppo spesso è accompagnata da una mancanza di lucidità eccessivamente evidente. Se nel futuro – e ne ha tutto il tempo – riuscirà a essere più decisivo e preciso in alcune zone del campo, allora potrà diventare un giocatore di gran livello. Ha comunque il merito di procurare il calcio di rigore decisivo.

CICIRETTI 6 – Luci e ombre. Alterna, infatti, momenti di grandissima qualità – come quella con la quale propizia l’azione per il rigore – a momenti di blackout, dove sbaglia alcune giocate troppo facili per uno con la sua qualità tecnica. Nel complesso, comunque, è utile per fare da raccordo tra centrocampo e attacco, almeno finché regge fisicamente. PADELLA (dal 75′) 6 – Dentro nell’ultima parte di gara, quando c’è da potenziare il fortino bianconero.

ROSSETI 6,5 – Condizione fisica mostruosa, come mai si era vista in maglia bianconera; merito, anche, di una crescente fiducia, derivata da quanto di buono sta facendo negli ultimi mesi. Pressa a tutto campo i difensori del Venezia, non lesinando energie e mostrandosi un spina del fianco costante. Sarebbe stato il migliore in campo, se solo non si fosse ampiamente divorato il gol del 2-0, a tu per tu con il portiere avversario.

ARDEMAGNI 7 – Gara di grandissimo sacrificio, con pochissimi palloni di qualità servitigli da i compagni e con tante sportellate da fare con i difensori del Venezia. Nessun problema per lui, che si cala perfettamente nel ruolo, prendendo tante punizioni con esperienza, aiutando, così, la squadra a respirare e a guadagnare metri. Il suo zampino da bomber, comunque, ce lo mette, realizzando con freddezza il rigore decisivo. NGOMBO (dall’86’) s.v. – Pochi minuti per lui, ma entra mostrando buona abnegazione.

 

VIVARINI 6,5 – In questa gara il risultato era, indubbiamente, la cosa più importante: obiettivo centrato. Nel complesso, comunque, anche la prestazione complessiva non è stata malvagia, con la squadra che ha gestito senza eccessive difficoltà un avversario bisognoso di un risultato positivo. I bianconeri, parsi a tratti un po’ bloccati dalla tensione, potranno ora sciogliersi e magari giocare con più libertà le gare che mancano da qui alla fine della stagione.

 


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