Negoziare l’acquisto di una casa: 3 mosse vincenti
Affrontare il mercato immobiliare può essere un’impresa, perché credere al primo prezzo proposto per l’acquisto di una casa oppure di appartamenti in vendita, di solito non è un’idea geniale. C’è sempre il rischio di sottovalutare fattori di importanza capitale e di chiudere un contratto pagando una cifra eccessiva, trovandosi poi a dover affrontare le spese che non si erano preventivate.

Oltre al consiglio di un amico immobiliarista o di un geometra, che ci faccia una stima di massima della casa, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione e che si possono sfruttare a nostro vantaggio per far scendere il prezzo anche di parecchie migliaia di euro, semplicemente parlando. Vediamo quindi come si fa a negoziare il prezzo di una casa.

Spesso chi sceglie di vendere ha la necessità di recuperare in tempi brevi una certa liquidità e non di rado con una certa urgenza, mentre chi va a comprare si muove con più calma, perché il mercato è fortemente sbilanciato, visto che le offerte sono molte ed i compratori pochi. È quindi un buon periodo se si vuol tentare di contrattare, nel tentativo di ridurre le nostre spese.

Contrattare il prezzo
Partiamo dal principio che molto spesso chi cerca di vendere gonfia il più possibile il prezzo dell’immobile, anche semplicemente per poter avere margine in trattativa e non dover quindi scendere al di sotto della vera soglia di vendita. Il primo passaggio è quindi quello di prendere in contropiede il venditore ribassando rispetto alla sua proposta di un buon 30%, in modo tale da poter poi creare un margine di contrattazione che ci porti intorno al 15% in meno rispetto al prezzo proposto all’inizio.

Se abbiamo buone capacità e sappiamo recitare bene la parte possiamo riuscire a chiudere con un buon margine di risparmio. L’importante è mostrarsi fermi e interessati a concludere soltanto alle nostre condizioni. Con tutta probabilità visto come funziona il mercato attualmente, non ci saranno molte offerte nel breve periodo e questo gioca a nostro favore.

Mostrare solidità economica
Il secondo punto per vincere la contrattazione è quello di mostrare una solidità economica, perché è sempre per il solito principio per il quale il venditore cerca di liquidare il prima possibile, non capita di rado che di fronte ad un’offerta solida, il venditore ceda. Anche se la proposta è inferiore rispetto alla cifra che il venditore si aspetta, spesso per cedere soprattutto se ha un trascorso di trattative non andate a buon segno.

Bisogna però muoversi con attenzione, perché esponendosi troppo si rischia di mentre in mano al venditore una carta contro di noi. Sapendo che abbiamo a disposizione molte finanze, potrebbe cercare di tirare sul prezzo. Se invece mostriamo solo quello che volgiamo spendere e nulla di più, la speranza migliora.
Le stime in base alla metratura e alla posizione si possono fare online, questo ci aiuta nella definizione dell’ordine di grandezza del costo. In base a questo valore si può stabilire il budget da proporre, anche se deve essere mediato da altri fattori.

Non essere pressante
Il terzo punto è quello che si devono fare al massimo un paio di sopralluoghi o visite all’immobile con un certo intervallo di tempo temporale tra l’una e l’altra. La prima volta si usa per trovare i difetti ed i problemi, oltre a fare tutte le domande sulle condizioni dell’immobile. Nella seconda visita conviene portarsi dietro qualcuno per un secondo parere, ma è meglio evitare una terza altrimenti il venditore potrebbe interpretarlo come un nostro bisogno effettivo e cominciare a cercare di volgere a proprio favore la vendita, bloccando le contrattazioni.
Indispensabile durante le visite è partire preparati, capendo come si quantificano gli interventi. In base al tipo di immobile, su internet si trovano molte stime per i vari tipi di interventi, come rifacimenti di pavimentazioni, impianti e altri lavori. In base a quanto costerebbero gli interventi si deve far presente al venditore che le spese da sostenere vanno a gravare sul costo di acquisto, quindi devono essere sottratte dal valore finale.


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