ASCOLI PICENO – Abbiamo chiesto a tutti e sette i candidati sindaci per Ascoli la loro opinione circa i rapporti con la Saba e la gestione dei parcheggi in centro. La prima risposta è quella di Giorgio Ferretti, candidato per CasaPound e Osa.

 

Il tema della gestione dei parcheggi è da sempre particolarmente caro a CasaPound che ne ha fatto uno dei propri punti cardine nel programma. E’ inaccettabile che una risorsa per i bilanci comunali sia diventato un onere da sostenere. Anche in periodo non elettorale sono state molte le nostre azioni di sensibilizzazione sul tema (dal finto sequestro dei parchimetri fino alla più recente e discussa sacca di sangue con cui pagare la sosta), ivi compresa una raccolta firme per il riacquisto, sottoscritta da oltre 600 persone, protocollata e indirizzata al sindaco che, però, non ha mai risposto.

L’assenza totale dell’amministrazione su questa tematica è imperdonabile e costerà tantissimo alla città. Eppure le possibilità per un’inversione di tendenza ci sono state, ma non sono state sfruttate a dovere. Non si è mai dato seguito alla delibera del 2012 con la quale il consiglio ha votato a favore di una risoluzione del contratto con la Saba, come previsto da una clausola contrattuale della concessione quarantennale.

Non sono stati utilizzati i fondi ingenti di alcune privatizzazioni di cui si è resa protagonista l’amministrazione Castelli, basta citare il caso di PicenoGas. Noi ci siamo schierati contro la vendita del gioiellino dell’energia (in attivo di bilancio), ma l’amministrazione, avendo fatto un’altra scelta, avrebbe potuto utilizzare i fondi per finanziare il riacquisto dei parcheggi, piuttosto che per esigenze ordinarie di bilancio. Forse in questo modo avremmo potuto accettarne la vendita, invece il servizio è stato privatizzato e i parcheggi sono rimasti alla multinazionale spagnola, ormai vero potere cittadino.

Nel caso diventassi Sindaco m’impegnerò per un immediato riacquisto della gestione dei parcheggi poiché, oltre al lato economico dell’Arengo, l’attuale tariffa oraria pesa anche direttamente sulle tasche del cittadino che paga il prezzo più alto delle Marche per le strisce blu. Ciò penalizza fortemente l’afflusso verso il centro storico e di conseguenza anche il commercio.

Quella della gestione dei parcheggi, però, non è l’unica criticità che coinvolge il centro storico. Anche la viabilità secondo me necessita di importanti modifiche. Fin dalla loro istituzione ho criticato l’avvento dei varchi elettronici, che hanno prodotto una “desertificazione” progressiva del centro, allontanando soprattutto l’ascolano e l’indotto della provincia che vedeva Ascoli come città di riferimento. Desertificazione che ha messo in ginocchio diversi negozianti costretti a trasferirsi in zone più trafficate se non a chiudere definitivamente i battenti, poiché i flussi turistici, che secondo le previsioni (sbagliate) dei guru della città-museo avrebbero dovuto tenere in piedi il sistema, rimangono limitati e circoscritti principalmente ad anziani che non danno quell’impulso all’economia che gli estremisti del turismo avevano promesso. Abolire i varchi elettronici diventa una necessità della prossima legislatura, così come un nuovo studio della viabilità cittadina.

Osservando una mappa del centro storico, anche senza essere professionisti del settore, ci si accorge fin da subito della carenza di direttrici da Ovest verso Est, affidate ormai al solo snodo di Via Dino Angelini/via Trieste/Campo Parignano, ovvero tagliando la città in orizzontale. Una soluzione scomoda e contro ogni logica di viabilità. Appare quindi necessaria la nuova inversione del senso di marcia della parte est di Corso Mazzini, che dopo lo spegnimento del varco elettronico in prossimità della Bnl permetterà la percorrenza dalla zona delle Poste Centrali verso Piazza Matteotti e Porta Maggiore. La modifica potrebbe rianimare anche il commercio in via Sacconi che ha pesantemente risentito delle scelte della viabilità. Intorno alle Poste Centrali sarà anche possibile recuperare diverse decine di posti auto, vista la mancanza cronica degli stessi in città.

Giorgio Ferretti
candidato sindaco per OSA e CasaPound Italia.


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