ASCOLI PICENO – Dopo la notizia dell’indagine per abuso d’ufficio che riguarderebbe il presidente della provincia di Ascoli Sergio Fabiani per la gestione degli sfollati nel post terremoto del 2016 come sindaco di Montegallo, il Movimento 5 Stelle chiede le sue dimissioni. Di seguito la nota firmata dal candidato sindaco Massimo Tamburri e dal consigliere regionale Peppe Giorgini:

“A seguito delle notizie apparse sui quotidiani e che riguardano l’indagine per abuso d’ufficio avviata dalla procura della Repubblica di Ascoli nei confronti del presidente della provincia (in carica anche come presidente ATO, vice presidente del Consorzio Industriale e sindaco di Montegallo), il Movimento 5 Stelle chiede a Fabiani di fare un passo indietro.

Si apprende infatti dai quotidiani locali che Sergio Fabiani risulterebbe indagato per abuso d’ufficio in relazione alla gestione degli sfollati post-sisma 2016.  Sembra che il presidente Fabiani sia finito nel mirino della magistratura come sindaco del paese montano, insieme al vicesindaco, perché non sarebbe stato rispettato il piano di Protezione Civile che aveva individuato un’area nel comune di Montegallo da utilizzare in caso di emergenze per disastri naturali.

Quando ci fu il terremoto (nell’estate del 2016), secondo quanto emerge dalle cronache, gli sfollati sarebbero stati trasferiti e ospitati in un camping in zona Balzo gestito dalla moglie del vicesindaco. La vicenda, peraltro, era già stata da tempo segnalata dall’opposizione consiliare del paese terremotato.

Il reato ipotizzato è quello di cui all’art. 323 del codice penale (abuso d’ufficio) per il quale, al momento, la Procura di Ascoli ha chiesto una proroga di ulteriori 6 mesi per il compimento delle indagini preliminari, sull’operato del primo cittadino e del vicesindaco. Si tratta di notizie che non possono lasciarci indifferenti e che, se confermate, rappresenterebbero fatti di gravità inaudita.

Ferma restando la presunzione di innocenza garantita dalla legge, sul piano dell’azione penale, e augurandoci che la vicenda si chiarisca al più presto nelle sedi giudiziarie, non possiamo allo stato non chiedere, a chi ricopre ben quattro incarichi istituzionali, di cui tre hanno a che fare con la gestione dei finanziamenti pubblici legati agli eventi sismici, di farsi da parte e rassegnare subito le dimissioni dalle cariche politiche rivestite. Sarebbe un gesto di correttezza politica e istituzionale nei confronti dei cittadini, dato che nessuna ombra può esserci su chi ricopre incarichi istituzionali di così delicata importanza”.


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