ASCOLI PICENO – Ultima partita della stagione 2018/19 per l’Ascoli Calcio che si appresta a partire alla volta di Crotone dove sabato 11 maggio incontrerà i pitagorici allo stadio “Scida”.

Il tecnico bianconero Vincenzo Vivarini presenta la sfida e fa un bilancio della stagione: “Sarà una partita importante da andare a giocare, la squadra ci tiene tantissimo a chiudere bene questo campionato. Vediamo come ci arriveremo, abbiamo diversi acciaccati e potrebbe trovare spazio chi ha giocato meno per avere maggiore freschezza. Quaranta? Ci tengo tantissimo, è un ragazzo di grande prospettiva e mi spiace averlo utilizzato poco ma a Crotone giocherà, come Iniguez che è stato sfortunato in alcuni episodi e potrebbe far vedere il suo vero valore. Chajia ha grandi qualità fisiche e tecniche e deve migliorarsi ma ha già fatto vedere buone cose. A me interessa andare a Crotone per dimostrare le qualità di squadra, andando ad imporre il nostro gioco ed essere efficaci in attacco; chi ha giocato meno potrebbe avere maggiori determinazione, il Crotone si gioca la vita, speriamo di vedere una bella partita da parte nostra”.

“Questo è stato un campionato con difficoltà molto alte – continua il mister – se abbassavi un po’ l’attenzione settimanale rischiavi di perdere con chiunque. Ringrazio tutta la squadra e i collaboratori per il lavoro fatto che non è stato facile, mando un abbraccio a tutti. Se Ninkovic resterà? Bisogna fare un discorso generale e di singoli, sono stati rivalutati tanti giocatori; per Nikola questo è stato il primo campionato disputato per intero in Italia, ha fatto una buona stagione anche se secondo me al 40/50 % delle sue potenzialità, rimanere ad Ascoli dove gli hanno voluto bene potrebbe essere importante per lui e potrebbe arrivare ad esprimere il 70/80% del suo talento. Purtroppo avremo diverse assenze, cosa che è stata il problema principale della stagione. Beretta ha avuto una distorsione alla caviglia nel suo momento migliore e purtroppo non si riesce a risolvere”.

Come migliorare questa squadra? Mi piacerebbe crescere nella mentalità – la risposta di Vivarini – essere propositivi ed offensivi in mezzo al campo, non è stato facile crescere nella motivazione di essere offensivi, vorrei vedere ancora di più la voglia di fare gioco. Quest’anno abbiamo lavorato veramente tanto con tutto lo staff, giorno e notte pensando all’Ascoli. Il bilancio dell’annata? Sono contento anche perché ci davano per sfavoriti, fanno piacere i complimenti degli addetti ai lavori anche se penso che avrei potuto fare meglio a livello personale, c’è il rammarico per i punti persi che potevano farci arrivare ad obiettivi importanti. Tornando indietro andrei a lavorare sugli aspetti in cui siamo mancati, è facile però parlare adesso, un allenatore deve prendere tantissime decisioni ed è facile commettere degli errori“.

“Abbiamo lavorato tantissimo ad inizio anno sulla mentalità vincente – prosegue il tecnico dell’Ascoli – la vittoria di Benevento ci ha dato la forza per affrontare le partite con lo spirito di andarsela a giocare contro chiunque senza pensare solo a non prenderle. I programmi si fanno quando la società ha le idee decise sul da farsi, bisognerà tener conto su quello fatto quest’anno, ci sono ragazzi che possono ambire a qualcosa di più di questa serie. Se c’è un giocatore che è andato oltre le aspettative? In realtà tutti, è il discorso che facevo prima sulla rivalutazione dei giocatori; penso ad Ardemagni che lo scorso anno ha giocato 40 partite con 7 gol e quest’anno ne ha fatti 8 in 17 presenze, Lanni ha dimostrato tutto il suo valore dopo aver risolto i problemi fisici, Valentini veniva da una stagione con poche presenze ed ha giocato tutto il campionato come Frattesi, che veniva da una Primavera, sono solo 4/5 i giocatori che ci sono riusciti o ancora Troiano che veniva da una retrocessione e si è rivalutato, penso che tutti siano andati oltre le aspettative”.


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