ASCOLI PICENO – Si è concluso il campionato di Serie B 2018/2019 con l’Ascoli Calcio che ha raggiunto una tranquilla salvezza ed ha coltivato per qualche settimana il sogno play off, senza però riuscire ad agguantarli.

L’allenatore bianconero Vincenzo Vivarini fa il bilancio della stagione appena terminata: “I tifosi sono stati eccezionali, ci hanno seguito e sostenuto sempre ed hanno mostrato grande entusiasmo; c’è un po’ di rammarico per quello che è successo, oltre alla salvezza conquistata in anticipo si poteva ottenere qualcosa in più. Dobbiamo avere l’entusiasmo giusto per partire andando a migliorare dove siamo mancati. Non penso di aver detto qualcosa di strano dopo Crotone, le mie parole sono condivise dal presidente e dal direttore, mi sono permesso di dirlo perché già lo aveva detto il presidente”.

“La società quest’anno ha investito tanto –continua il mister – anche nelle strutture, ha lavorato molto bene, anche nell’allestimento di una squadra di alto livello con giocatori di proprietà, guardando a lungo termine per arrivare a risultati importanti. Ha mostrato di voler fare calcio ad alto livello, sono assolutamente in linea con presidente e società; in questo momento va messo sul piatto il lavoro fatto e riprogrammare e ripartire. Lo scorso anno ho avuto qualche problema a convincere i giocatori a venire ad Ascoli, quest’anno è diverso; pochissime squadre hanno la curva dell’Ascoli e la società ha mostrato di essere credibile”.

“Da parte mia c’è massima disponibilità nel rimanere – afferma Vivarini – non è mai stato messo in dubbio, c’è piena sintonia con il ds Tesoro. Facendo un bilancio ho un grande rammarico come tutti di non aver avuto la possibilità di fare i play off, bisogna vedere pure i problemi avuti, pensiamo agli infortuni. Molte partite abbiamo avuto undici giocatori fuori, non abbiamo mai avuto tutta la rosa a disposizione, pensiamo a Brescia e Lecce che hanno attaccanti e giocatori con 30/35 presenze. La nostra rosa poteva ambire a fare i play off, situazioni contingenti non ce lo hanno permesso, al di là degli errori miei e dei giocatori”.

“Abbiamo mostrato di saper stare in campo e da qua si può ripartire – continua il tecnico bianconero – andremo a ragionare con la società su cosa fare, tenendo presente le cose positive. Mi sono trovato con una squadra nuova da assemblare, con giocatori arrivati l’ultimo giorno di mercato dopo che avevamo fatto già due tre partite, siamo stati molto costanti comunque, abbiamo cercato di far rendere al meglio i giocatori a disposizione. Non era il campionato dell’anno scorso, non siamo stati mai risucchiati in zona retrocessione, ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa in più ma dobbiamo essere contenti di quello fatto”.

Il tecnico bianconero analizza poi alcuni dati: “Le prime squadre hanno subito 44/46 gol, noi togliendo Lecce e qualche errore clamoroso del portiere siamo stati molto regolari; nel girone di andata abbiamo subito meno gol rispetto al ritorno, dobbiamo ragionarci e cercare di fare meglio. Abbiamo fatto molto bene sui calci piazzati, con 13 gol fatti; tutti dicono che a fine partita abbiamo subito rimonte, in realtà la migliore statistiche con meno gol subiti è nell’ultimo quarto d’ora”.

“Siamo andati in vantaggio il 52% delle volte – conclude Vivarini – vincendo il 36% delle volte e facendoci rimontare il 22%, con alcune clamorose, come Spezia e Cittadella. Una cosa molto importante è che con 25 giocatori a disposizione solo 12 hanno potuto fare il campionato intero; abbiamo avuto infortuni strani, solo 3 muscolari, il resto articolari o da traumi, un dato molto particolare, normalmente hanno percentuale basse perché sono fortuiti. Nonostante tutto dobbiamo essere contenti del campionato svolto. La partita di La Spezia lascia i maggiori rimpianti, anche per gli errori arbitrali, potevamo metterci in un’ottima posizione di classifica”.


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