ASCOLI PICENO – “Al momento, nell’iter di valutazione delle richieste di iscrizione in white list, figura tra i reati ostativi (a fronte dei quali si nega l’iscrizione e scatta l’interdittiva antimafia) solo quello di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, mentre mancano altri reati ambientali”.

Queste le parole, riportate dall’Ansa, del prefetto Carmine Valente, direttore della struttura di missione “Antimafia Sisma”, sentito oggi in audizione dalla Commissione parlamentare Ecomafie.

Valente, che era accompagnato dal viceprefetto Paolo Giovanni Grieco e dal funzionario Luigi Carbone, ha riferito in merito alle attività della struttura, che ha il compito di verificare la documentazione antimafia delle società impegnate nei lavori di ricostruzione post-sisma, sia nel centro Italia, sia in altre aree del Paese.

A fronte della lacuna messa in evidenza da Valente, “Antimafia sisma”, in base a specifiche linee guida, avvia però ulteriori accertamenti quando in capo ai soggetti che presentano la richiesta c’è un reato ambientale.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.