SPINETOLI – Siamo alle botte e risposte, tipiche forse dell’ultima settimana di campagna elettorale, tra il sindaco uscente di Spinetoli, Alessandro Luciani, candidato per “Solidarietà Lavoro Partecipazione”, e lo sfidante Emidio Mandozzi della lista “Spinetoli Bene in Comune”.

Dopo le critiche di Mandozzi è Luciani per il quale risponde la sua lista: “L’opera realizzata nelle scuole di Spinetoli negli ultimi anni può considerarsi unica, a partire dalla realizzazione dell’edificio Pertini, sicuro e antisismico, sotto l’Amministrazione Canala. Solo oggi, infatti, a seguito del terremoto, la sicurezza degli edifici è diventata una priorità. A Spinetoli, invece, se ne parla dal 2004: fino all’elezione di Canala, gli interventi sulla scuola si limitavano solo con manutenzione ordinaria (tinteggiatura, controllo tubature)” si legge, dando una stilettata a Mandozzi che è stato sindaco appunto fino al 2004.

“Da giugno scorso, con uno sforzo economico, ma per la sicurezza di tutti i bambini di Spinetoli, l’Amministrazione Luciani – dopo aver avuto la risposta sulla vulnerabilità delle strutture scolastiche –  ha ottenuto in soli 6 mesi i finanziamenti per la costruzione di nuove strutture scolastiche e per l’ampliamento di altre. In che maniera? Probabilmente tutti sono informati, oggi,  che per accedere a certi fondi occorre presentare un progetto preliminare che deve essere approvato. Per cui, se ci fosse anche solo un cittadino a Spinetoli che avesse dubbi sul perché i lavori non siano partiti e sul perché certe somme, pur ottenute, non siano ancora state impegnate, vorremmo rispondergli che il motivo lo potrebbe ricercare nelle lungaggini burocratiche italiane, di cui qualsiasi cittadini italiano dovrebbe essere a conoscenza” continua.

“L’unico provvedimento programmato prima della scuola Pertini riguardava lo spostamento delle scuole dal centro storico a Santa Maria: una decisione che all’epoca fu presa in maniera totalmente discrezionale dall’ex sindaco Mandozzi e che, fortunatamente per il centro storico, non ebbe seguito” è la seconda stilettata.

“È con il primo mandato di Luciani che, a Spinetoli, si ricomincia a parlare di opere pubbliche. Il sindaco all’inizio si è dovuto sobbarcare l’onere di dover chiudere il capitolo Università, perché non sostenibile, nonostante il progetto costò all’epoca oltre 2 milioni di euro: cifra che si sarebbe potuta impegnare, invece che per un progetto fallimentare, per la riqualificazione delle mura Castellane, di cui avrebbero beneficiato tutti. Ricordiamo anche che, subito dopo le elezioni del 2004, quando fu eletto Canala, si era deciso di ridurre la quota di partecipazione (200 mila euro) al Consorzio universitario inopportunamente raddoppiata dal precedente sindaco.  Oggi, però, grazie all’impegno dell’Amministrazione nel trovare finanziamenti e degli uffici tecnici che hanno messo in campo la loro professionalità per elaborare i progetti, a Spinetoli si sta delineando il futuro” è scritto.

“Di noi lasciamo che parlino i numeri, i fatti e tutto ciò che abbiamo programmato per il futuro del nostro paese –  dichiara Luciani –  Su queste basi solide vogliamo essere giudicati dai nostri concittadini. Agli altri lasciamo volentieri l’opera di infangare e disinformare”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.