ASCOLI PICENO – Dopo essere arrivati quasi al 10% alle ultime elezioni comunali, la lista “Ascolto e Partecipazione” fa un bilancio della corsa elettorale che si chiuderà domenica 9 giugno con il ballottaggio tra Marco Fioravanti e Piero Celani.

“Volevamo far partecipe la cittadinanza della soddisfazione per il risultato egregio raggiunto – afferma il portavoce del comitato Walter Sfratato – aver sfiorato il 10% ci riempe di orgoglio ed è motivo di grande soddisfazione, vuol dire che abbiamo lavorato bene. Vogliamo proseguire ad ascoltare le persone anche se la destra ha vinto le elezioni. In consiglio comunale avremo una composizione variabile in base a chi vincerà il ballottaggio, bisognerà dare sostegno ai consiglieri, c’è la necessità di proseguire nelle nostre attività. Sarà necessario ricucire la situazione che si è creata, eravamo partiti per riunificare il centrosinistra, per battere le destre c’è la necessità di far capire che abbiamo delle proposte migliori di quelli che hanno vinto”.

“Nella riunione di ieri abbiamo affrontato anche la posizione da tenere sul ballottaggio – continua Sfratato – a noi spetta un compito di indirizzo e noi pensiamo che con queste destre non si possa né collaborare ne favorire nessuno, la nostra indicazione è per l’astensione. Il 9 giugno proponiamo ai nostri simpatizzanti di astenersi, poi ognuno deciderà come vuole. Chiunque voglia può contattarci, possiamo costituire ed ampliare questo gruppo che si è costituito da poco, la forza aumenta se ci sono persone che si impegnano”

“Il fatto che il 60% degli elettori abbia scelto le destre fa pensare – le parole del candidato sindaco Emidio Nardini – hanno governato, male, negli ultimi 20 anni ed hanno preso lo stesso tanti voti. E’ stato un voto ideologico, ci si coalizza contro; ridare il consenso agli stessi e a chi ha governato male mi fa pensare che sono stati lasciati soli, e su questo la sinistra dovrebbe riflettere, si è persa la convinzione che la politica possa cambiare le cose. Sono cittadini separati, è come pensare solo a se stessi, non si è riuscito a mantenere un’identità di condivisione e di comunità, prevale il mors tua vita mea”. 

“Ho deciso di fare questa esperienza per sentirmi coinvolto – prosegue Nardini – c’è la possibilità di fare politica in un altro modo, spesso all’interno dello stesso schieramento ci sono lotte più cattive che tra schieramenti opposti. Molte persone sono tornate a votare perché hanno percepito questo modo di fare politica diversamente, penso sia compito di questa associazione dare subito sponda  a chi si è riconosciuto nel nostro discorso senza tradimenti e senza fare i furbetti, cosa che sicuramente non faremo. Dobbiamo cercare di dare subito spazio a chi vuole agire per il bene comune. Queste destre se le daranno di santa ragione, non è detto che duri 5 anni questo consiglio, noi porteremo avanti situazioni che saranno coordinate con tutto il gruppo”.


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