GROTTAZZOLINA – Sarà Alessandro Arienti il quarto volto nuovo della Videx 2019-20 (dopo i già noti Starace, Giannotti e Snippe, in rigoroso ordine di ufficializzazione). Centrale cesenate classe ’93, Alessandro completa il reparto centrali ed avrà il non facile compito di non far rimpiangere Marco Cubito, nel frattempo trasferitosi all’ambiziosa New Mater Volley dell’altro ex Morelli, retrocessa dalla SuperLega e destinata a recitare un ruolo primario nella nascitura A2 d’Elite.

Quella di Arienti è una storia atipica che vale la pena raccontare: lo sport ha sempre fatto parte della sua vita, con un papà protagonista del mondo delle corse (su quattro ruote, prima nel karting, poi in Formula 3, Campionato Touring ecc.); Alessandro però, all’odore di benzina ed al rumore dei motori, preferisce i riflettori e le urla della palestra; niente casco, lui le sue carte se le gioca a volto scoperto; niente sedere attaccato all’asfalto, semmai il contrario, saltare il più possibile per intercettare i palloni sopra la rete. Eppure la sua storia pallavolistica non è di vecchia data, non sono poi così tanti gli anni che gioca a pallavolo. Inizia in Under 18, nella sua Cesena, e dal 2012 è una continua escalation: Serie C, subito promossa in B2; dal 2016 la nuova Serie B unica fino a che, nel 2017-18 scopre per la prima volta la Serie A, alla Conad Reggio Emilia in A2. Nell’ultima stagione la scelta, quanto mai saggia, di tornare in B per giocarsela da protagonista nell’ambiziosa Delta Volley Porto Viro: al termine di un’annata superpositiva arriva infatti la vittoria del campionato, con conseguente storica promozione dei rodigini in Serie A; per Alessandro arriva così un’altra promozione da aggiungere al proprio curriculum, che fa il paio con la chiamata a Grottazzolina.

Da segnalare, due stagioni fa, anche l’importante opportunità di aver disputato costantemente allenamenti ed amichevoli con la formazione della Bunge Ravenna di Superlega (insieme all’ex Calarco), pur militando nella Fenice Volley Cesena in Serie B.

Ma le curiosità su Arienti non si esauriscono qui: Alessandro non limita infatti la sua attività al solo indoor, ma anzi si destreggia più che egregiamente anche nelbeach volley, disciplina in cui partecipa a diverse tappe ed edizioni del campionato italiano. Circostanza, quest’ultima, piuttosto rara e singolare per un centrale.

 Intercettato telefonicamente dalla squadra fermana mentre si sta godendo le meritate vacanze al termine di una stagione decisamente lunga ed impegnativa, Alessandro Arienti mostra subito il carattere tipico “romagnolo”, estremamente positivo, solare ed iperdisponibile a rispondere alle nostre domande.  

Ciao Alessandro ed un caloroso benvenuto a Grottazzolina. Domanda ormai di rito, cosa ti ha spinto ad accettare la proposta della Scuola di Pallavolo M&G?

“Molto semplice, ogni anno cerco sempre degli stimoli importanti e tra le varie offerte ricevute Grottazzolina era quella più ambiziosa. La società ha messo insieme tanti ottimi giocatori, con cui non ho mai giocato ma contro cui ho giocato; conosco perciò le potenzialità dei singoli e so che se lavoreremo bene potremo fare un ottimo campionato. Quando è arrivata la proposta ho sposato subito il progetto, ho degli amici che hanno giocato in M&G e oltre alla serietà ormai riconosciuta della società parliamo di un ambiente in cui si vive e si lavora bene. Io mi ritengo ancora un giovane, chiamandosi “Scuola di Pallavolo” sono convinto di essere arrivato in un posto che mi aiuterà tanto a crescere ulteriormente e maturare come giocatore”.

 Raccontaci qualcosa di te, quali sono le tue caratteristiche principali?

“E’ sempre un problema autoraccontarsi… sicuramente non sono un giocatore navigato perché non sono nemmeno troppi anni che gioco a pallavolo. Ho avuto le mie esperienze: Serie B a Cesena, la grande opportunità di allenarmi per una stagione intera a Ravenna in A1, poi A2 a Reggio, una B al top lo scorso anno vincendo tantissimo con promozione a Porto Viro. In tutto questo percorso ho avuto modo di crescere e migliorarmi sotto l’aspetto fisico e tecnico. Dal punto di vista umano invece è molto più semplice, sono il classico romagnolo, molto tranquillo ma anche altrettanto solare e positivo, abituato a lavorare e dare sempre il 100%. Mi piace lavorare e raccogliere poi le soddisfazioni del lavoro svolto…”.

Positivo, dunque, ma anche fermamente consapevole di essere chiamato a “giocarsi” una grande opportunità. Saremo chiamati ad affrontare un campionato nuovo sotto tutti i punti di vista, quali sono le tue aspettative e che obiettivi ti poni?

“Una bella incognita, nessuno conosce questo campionato e il livello delle varie squadre. Noi dobbiamo pensare prima di tutto a noi, cercare di fare gruppo e diventare intanto una squadra. Poi dopo, quello che sarà, difficile o facile, lo vedremo…il bello dello sport è anche questo. Ce la gioch eremo tutti insieme, stringendo i denti nei momenti duri e divertendoci quando le cose andranno bene. Io sono sempre ottimista, si può fare bene, ed io darò tutto me stesso. Nella mia testa l’obiettivo ce l’ho bello chiaro, ma per scaramanzia lo tengo per me, non mi voglio gufare e preferisco sempre tenere un profilo basso. Intanto non vedo l’ora di iniziare e di conoscere i miei nuovi compagni…”.


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