ASCOLI PICENO – “Non deve essere semplice la vita di Fabio Urbinati in questi giorni. Il partito di cui è capogruppo vuole chiudere l’ospedale della sua città, il governatore della sua giunta deve fare i conti con la magistratura che indaga sugli appalti dell’Asur e la gente è imbestialita per il continuo esercizio di tracotanza sanitaria da parte della regione; tracotanza irresponsabile che arriva a tagliare pure i rimborsi ai malati di cancro”.

Così Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli, risponde al consigliere regionale sambenedettese: “Detto questo e concesse le attenuanti generiche per le fake news nei confronti del sottoscritto, faccio un appello a Fabio Urbinati ispirato al vecchio adagio latino secondo cui ‘errare è umano mentre perseverare è diabolico’. Si apre, infatti, una fase decisiva per la sciagurata questione dell’ospedale unico. Il primo agosto si riunirà la commissione regionale sanità e una parola finalmente chiara e non contraddittoria del capogruppo del Pd potrebbe essere decisiva”.

L’ex primo cittadino aggiunge: “Posto che l’ospedale unico di Spinetoli sarebbe catastrofico sia per Ascoli che per San Benedetto, non rimangono che due alternative compatibili con la legge, rispettose di tutti i territori, e coerenti con le scelte sanitarie che questa Giunta ha fatto nelle altre aree vaste: 1) azienda ospedaliera Marche Sud articolata su due plessi equiordinati e dislocati rispettivamente a San Benedetto e uno ad Ascoli oppure, in subordine,: 2) due ospedali di primo livello equiordinati ed autonomi, di cui uno a San Benedetto ed uno ad Ascoli”.

Guido Castelli conclude: “In entrambi in casi, dal punto di vista strettamente edilizio, il plesso di San Benedetto dovrebbe essere di nuova realizzazione mentre quello di Ascoli, l’attuale Mazzoni, dovrebbe essere solo riqualificato ed aggiornato. Questo è il quadro entro il quale Urbinati deve orientare le proprie scelte. Non è più tempo di chiacchiere, palle in tribuna o bufale sugli avversari politici. Caro Fabio, come dice il Vangelo: la tua parola sia Si, Si o No, No. Tutto il di più viene dal Maligno”.


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