ARQUATA DEL TRONTO – Un tronco di circa 40 metri, tagliato nei boschi dei Monti della Laga, trasportato a mano (per 15 chilometri, seguendo un rituale codificato) e innalzato come “albero maestro” di una nave battente bandiera turca. La sagoma viene ricostruita nella piazza del paese, a ricordo della Battaglia di Lepanto: lo scontro navale del 7 ottobre 1571 tra le forze cristiane e la flotta turca, guidata da Mohamed Ali, di fronte alla Grecia, nel golfo oggi di Nafpaktos. Questa è la “Festa Bella” ad Arquata.

L’albero, l’11 agosto, è arrivato sui Monti della Laga, portato da un sacco di persone al seguito. Una bellissima giornata.

Un’epica pagina storica legata alle Crociate che, ogni tre anni, rivive a Spelonga, borgo di Arquata del Tronto l con la “Festa Bella” del mese di agosto. Una rievocazione non estemporanea, ma legata alla partecipazione di 150 spelongani alla battaglia: al loro ritorno, vittorioso, portarono la bandiera turca strappata dalla nave ammiraglia nemica. Il cimelio, più volte autenticato, si trovava nella chiesa di Sant’Agata.

È stato custodito, per tre anni, nella sede vescovile di Ascoli, dopo essere stato salvato dal terremoto e riportato nel Centro polifunzionale di Arquata, in occasione della festa.


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