MONTEMONACO – Un tuffo nella cultura orientale e in un’arte affascinante.

Samurai per i Sibillini” è l’evento che si terrà a Montemonaco sabato 24 agosto alle ore 21.30.

Si tratta dell’esibizione del maestro di spada e coreografo internazionale Tetsuro Shimaguchi, fondatore e leader indiscusso dei “Kengishu Kamui – Samurai Sword Artist”, il maestro Shimaguchi ha curato le scene di combattimento nel film di Quentin Tarantino “Kill Bill vol.1”, nel quale interpreta Miki il Bodyguard e combattente dei temibili Crazy 88.

Lo spettacolo è dedicato alle comunità dei Sibillini ed è a ingresso gratuito.

Una cittadina di Montemonaco, Nadia Buratti, racconta di aver incontrato il maestro il 2 giugno scorso, quando, tramite amici in comune, è voluto venire a visitare le zone colpite dal sisma.

Questo è quello che ha scritto in quell’occasione:

“Ne succedono di cose strane sui Sibillini…

Oggi ho fatto un incontro a dir poco stabiliante! Ho avuto il privilegio di incontrare un vero Samurai! Sara’ stato il richiamo della Sibilla, da sempre crocevia di storie e personaggi, che ha portato proprio qui  Tetsuro Shimaguchi, maestro di spada e arti marziali, famoso attore e coreografo, fondatore della scuola  剱伎道 – KENGIDO, creatore del gruppo  Kamui – The Samurai Sword Artists con il quale porta in tutto il mondo la bellezza delle arti marziali attraverso entusiasmanti coreografie. Lo stesso Quentin Tarantino, affascinato dalla sua bravura, lo ingaggia per realizzare e ideare le coreografie per le scene di combattimento del film Kill Bill vol.1.

Cosa ci fa questo personaggio proprio qui, sotto la Sibilla? Con il suo progetto internazionale ”Code of the Samurai”, sta girando l’Italia per realizzare video e servizi fotografici da portare in Giappone, per far conoscere l’Italia meno nota, quella autentica, lontana dal turismo di massa. Dopo il disastro di Fukushima, il governo giapponese lo ingaggia per realizzare video e spettacoli promozionali per rilanciare l’immagine di quell’area e far vedere al mondo che lì non è tutto finito. Oggi la sua straordinaria sensibilità lo porta qui, per conoscere un luogo ferito dalla natura ma vivo, un’affinità percepita da lontano, una connessione incredibile espressa attraverso la sua arte, che ci ha voluto regalare in questo luogo magico che lo ha colpito profondamente”.

Quel giorno il maestro, colpito dalla bellezza dei paesaggi dei Sibillini e dalla sua gente, ha espresso la volontà di voler tornare e regalare un suo spettacolo alle comunità dei Sibillini.

Questa la sua recente dichiarazione per l’evento:

“Come artista Samurai ho l’onore di collaborare con la prefettura di Fukushima nella realizzazione di video che permettono di comprendere la bellezza presente di questa terra colpita duramente.

Ed è altrettanto importante per me essere presente in questa regione dell’Italia colpita anch’essa duramente dal sisma. Con il mio contributo mi piacerebbe trasmettere forza alle persone che continuano a guardare e vivere il futuro nonostante le avversità.
Trovo che sia il Giappone che  l’Italia siano paesi molto forti e affascinanti.
Sono molto onorato e commosso di poter partecipare come Samurai dei nostri giorni ad una performance tra i monti Sibillini.
Trovo che i nostri paesi abbiano in comune l’arte, il rispetto e l’orgoglio che provano verso la propria cultura.
Naturalmente trovo il vostro cibo buonissimo.
Non faccio fatica a trovarmi bene con voi, mi fa molto piacere conoscervi.
Si creano delle vere e proprie famiglie da una buona amicizia.
Sento che che questo legame che sta nascendo per me avrà valore per tutta la vita.”

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