ASCOLI PICENO – Una vendemmia da circa 820mila ettolitri, minore per quantità ma ottima per qualità. Un calo contenuto, come previsto nei giorni scorsi da Coldiretti Marche, che viene confermato ora dal report di Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini. Il calo marchigiano è in linea con la media nazionale con l’Italia, confermata primo produttore mondiale davanti a Francia e Spagna.

“In Italia le condizioni attuali – sottolinea Coldiretti – fanno ben sperare per una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto dal mese di settembre e ottobre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo”.

La produzione marchigiana è per oltre l’80% destinata a Doc, Docg e Igt, vini a denominazione maggiormente distintivi del territorio e per questo apprezzati sulle tavole estere con le esportazioni 2018 arrivate quasi a 57 milioni e i dati dei primi mesi del 2019 in aumento di quasi il 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“La vitivinicoltura marchigiana è un carattere distintivo del nostro territorio ed è per questo che i nostri imprenditori stanno sempre di più convergendo la quasi totalità degli impianti e della trasformazione verso le denominazioni di origine – spiega la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – È un settore che crea economia e che avvalora e promuove la cultura e la promozione delle ricchezze regionali. Pertanto, va accompagnato con politiche di investimento e di internazionalizzazione che possano permettere una crescita equilibrata soprattutto in nuovi mercati già desiderosi dei nostri prodotti”.

A incidere sul calo produttivo, le scarse piogge primaverili che si sono concentrate tutte nel mese di maggio, contrassegnato da temperature basse che hanno rallentato le piante e riportato la vendemmia a periodi settembrini anziché le raccolte di San Lorenzo e di Ferragosto, visti negli scorsi anni.

La successiva estate ha avuto temperature superiori alla media e, per fortuna, le grandinate non hanno inciso sulle piante. Secondo il report sarà un’ottima annata per i grandi bianchi regionali, Verdicchio, Pecorino e Passerina.

L’eccellenza per i rossi sarà possibile ma occorrerà aspettare l’andamento di settembre, in vista della raccolta che si terrà tra l’ultima settimana di settembre e la prima decade di ottobre.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.