ASCOLI PICENO – Mentre la squadra i si prepara a tornare in campo dopo la sosta per le nazionali, l’Ascoli Calcio presenta l’ultimo acquisto del mercato, il cinque volte campione d’Italia con la maglia della Juventus Simone Padoin, svincolatosi dal Cagliari. Ad introdurlo il presidente del club bianconero Giuliano Tosti ed il direttore sportivo Antonio Tesoro.

“La presentazione di Padoin si potrebbe non fare visto che è conosciuto in Italia e nel mondo – afferma Giuliano Tosti – E’ arrivato un po’ in ritardo visto che nel 2012 c’era stato un contatto con l’Atalanta ma c’era la concorrenza della Juventus. Il capolavoro è stato di Simone e del ds Tesoro, il brand dell’Ascoli si sta facendo ogni giorno più interessante grazie a Massimo Pulcinelli ed alla sua azienda Bricofer, grazie a lui ci possiamo permettere questo tipo di giocatori. Padoin ha firmato per due anni ma è il classico giocatore che potrebbe durare fino a 40 anni, facilmente ce lo godremo per diversi anni”.

“Oggi per noi è un giorno di grande orgoglio – dichiara Antonio Tesoro – Siamo felici che Simone abbia sposato il nostro progetto, può darci tanto sotto molti punti di vista a partire dal campo, essendo un giocatore forte ed integro. Con la sua professionalità sarà un esempio per i compagni e può aiutare questa società a crescere. E’ stata una trattativa che ha avuto due fasi ma è stata facile, avevo pensato a Simone ad inizio mercato ma le sue aspettative, anche economiche, erano alte per l’Ascoli; dopo le prime uscite avevamo pensato ad un altro giocatore a centrocampo, ma visto l’infortunio di D’Elia ho ripensato a Padoin ed ho richiamato il procuratore mettendo sul piatto la nostra offerta, dopo un paio d’ore mi ha richiamato dicendo che Simone voleva venire ad Ascoli. Auguriamo il meglio a Simone e sono sicuro ci darà grandi soddisfazioni”.

“Ringrazio il presidente ed il direttore per le belle parole – le prime parole in bianconero di Padoin – Finito il contratto con il Cagliari ero svincolato, una situazione particolare che crea diverse difficoltà; dell’interessamento dell’Ascoli lo sapevo già da molto tempo, è tornato alla ribalta una decina di giorni prima la fine del mercato e la decisione è stata velocissima, ho detto assolutamente sì perché sapevo che Ascoli poteva rappresentare la piazza giusta per me in questo momento. Ascoli la ritengo una piazza veramente stimolante, sono veramente contento di essere qua e sono carico per fare belle cose”.

“Ho sempre avuto tanti stimoli – continua il neo acquisto bianconero – credo che se ho raggiunto le soddisfazioni che ho raggiunto molto lo devo a questo fattore. Il mio ruolo preferito è sempre stato quello di mezzala sinistra, in carriera ho giocato in varie posizioni, ho parlato con il mister e visti i problemi di D’Elia verrò inizialmente impiegato come terzino sinistro, poi si vedrà. La Serie B l’ho sempre seguita, per conoscerla nel profondo dovrò però viverla, mi servirà un mese per capirla bene. La vedo comunque equilibrata, nonostante chi ha speso tanto, anche grazie ai soldi del paracadute, avrà dei vantaggi. L’Ascoli lo reputo un gruppo di buoni giocatori, il nostro obiettivo dovrà essere quello di farlo diventare presto una squadra, se ci riusciremo secondo me diventeremo una squadra veramente buona”.

“Credo che società e direttore abbiamo fatto un grande lavoro – prosegue Padoin – E’ difficile distinguere i titolari, adesso tocca a noi ed all’allenatore far sì che questo gruppo diventi una squadra. Il Picchio Village? Credo sia una struttura in grado di garantire a tutti i giocatori di fare le cose per bene, per un giocatore come me che ha avuto la fortuna di giocare in club importanti è una cosa fondamentale. Quando ho parlato con il direttore ho saputo che avremmo fatto colazione insieme e che avremmo avuto a disposizione anche il pranzo, una cosa che non è scontata neanche in Serie A, e uno degli elementi che mi hanno spinto a venire qui, anche grazie a quello che mi ha detto Ardemagni, l’unico giocatore che conoscevo avendoci giocato insieme nove anni fa nell’Atalanta”.

“Nella prima telefonata con il mister abbiamo scherzato sul fatto che mi sembrava strano avere un allenatore che solo due anni più di me – conclude il centrocampista – Abbiamo giocato insieme ed ero contento di ritrovarlo come allenatore, è ovvio che in questa veste lo conosco solo da una settimana, è una persona che ha il grande pregio di essere schietto e sincero, all’interno di un gruppo il mister deve risultare credibile, e sotto questo punto di vista non credo abbia assolutamente problemi. Lo conosco ancora da poco ma le sue idee sono valide ed è molto bravo a trasmetterle alla squadra, cosa importantissima. Ai tifosi prometto di dare il massimo, la società mi ha fatto sentire importante, non penso di essere il fiore all’occhiello di questa campagna acquisti, i tifosi devono essere contenti quando vengono presi giocatori con altre caratteristiche e che ti fanno vincere le partite. Io penso di poter dare ancora tanto in campo anche se non sono uno che va vincere le partite, posso però dare il mio contributo nel gruppo. Sono in discrete condizioni, se il mister vorrà sono pronto a scendere in campo già sabato”.


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