Di Antonio Di Salvatore

ASCOLI PICENO – “A 10 anni dalla istituzione dei percorsi formativi di Istruzione Tecnica Superiore, insieme agli altri ITS delle Marche vogliamo fare il punto sui risultati ottenuti fino ad oggi e presentare la nuova offerta formativa per il prossimo biennio 2019-2021. I corsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) rappresentano il canale della formazione superiore non universitaria e sono progettati e gestiti insieme ad aziende ed enti del territorio per rispondere meglio alle istanze del mondo del lavoro e favorire l’occupazione dei diplomati. Ottimi sono stati in questi anni i risultati in termini occupazionali, mentre basso è il numero complessivo di diplomati rispetto al fabbisogno manifestato dalle aziende, soprattutto se paragonati ad esperienze analoghe in altri Paesi europei. Per questo motivo lavoriamo al potenziamento di queste realtà in modo concreto: l’impegno economico della Regione Marche per questo anno è infatti di 2milioni e 350 mila euro”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione, al Lavoro e all’Istruzione Loretta Bravi oggi, 9 ottobre, a Fermo nella sala Olivetti del Museo MITI nelle officine storiche del ITT Montani in occasione del Seminario sul Sistema di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) nelle Marche. ITS nelle province a sud delle Marche. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) nascono per rispondere al fabbisogno di tecnici altamente specializzati nei diversi distretti produttivi del Paese. Ogni regione ha individuato delle aree strategiche di riferimento tra quelle previste dalla legge istitutiva degli ITS. Nelle Marche è stata inizialmente autorizzata la costituzione di tre Fondazioni ITS: due nel settore del Made in Italy ed una sull’Efficienza energetica alle quali è seguito successivamente un ITS sul Turismo. Ciascun ITS ha inizialmente operato nel suo territorio a servizio del distretto industriale di riferimento.

Per le Marche Sud, uno dei distretti che si è avvantaggiato della presenza di un ITS è stato quello calzaturiero fermano-maceratese dove, negli ultimi 10 anni, alternando profili legati all’innovazione di prodotto a quelli legati all’innovazione di processo, sono stati realizzati ben 9 percorsi con ottime performance sia in termini occupazionali che di soddisfazione delle aziende da parte di uno dei due ITS che operano nell’area delle Nuove Tecnologie per il Made in Italy. La crisi economica 2007/2013, che nei primi anni aveva marginalmente colpito il distretto, negli ultimi anni ha fatto sentire i suoi effetti: in particolare è sceso l’appeal verso i percorsi mentre costante è rimasto il tasso occupazionale che per alcuni percorsi arriva al 100%.

Tuttavia, a causa del basso numero di diplomati, non si riesce a soddisfare l’aumento delle richieste dei profili professionali altamente specializzati provenienti dalle aziende che devono, da una parte, coprire il turn over e, dall’altra, hanno l’esigenza di investire in innovazione. Poco più a nord, nelle zone di Recanati ed Ancona il secondo ITS marchigiano che opera nel Made in Italy ha investito nel settore della meccanica e della nautica. Solo a partire dallo scorso anno entrambi gli ITS dell’area Nuove Tecnologie per il Made in Italy che operano nel sud delle Marche hanno iniziato a lavorare su altri settori per i quali le aziende del territorio hanno manifestato interesse, in particolare verso alcuni profili del sistema Agroalimentare e della Domotica. In quest’ultimi nuovi settori nel 2018 sono stati avviati ad Ascoli Piceno due nuovi percorsi ITS. Il prossimo appuntamento è per domani giovedì 10 ottobre alle ore 9.30 presso la sede del Tag Hotel, Via Einaudi 2/a Fano (PU).


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