ASCOLI PICENO – Di seguito una nota del Comune di Ascoli Piceno circa una iniziativa presa dal sindaco Marco Fioravanti. Con essa, Fioravanti chiede che i Comuni coinvolti in una situazione di emergenza, quale è ovviamente il sisma del 2016, possano derogare alla legge sulla concorrenza dell’Unione Europea e quindi evitare le lungaggini burocratiche delle gare e agire con più velocità nella scelta delle aziende incaricate di eseguire i lavori.

Il Sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti ha inviato un appello per ottenere la deroga alla legge sulla concorrenza dell’Unione Europea al Presidente del Parlamento europeo Onorevole David Maria Sassoli, ai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria comprese nel cratere sismico, e al Presidente dell’Anci nazionale.

Un’azione che il primo cittadino di Ascoli Piceno ha ritenuto indispensabile perché, sebbene in molti si stiano adoperando per cercare strumenti giuridico-amministrativi per superare le lungaggini burocratiche che avvinghiano la ricostruzione post sisma, in realtà le Amministrazioni pubbliche, i professionisti, le imprese e cittadini sono alle prese con 84 ordinanze post terremoto (l’85esima è bloccata alla Corte dei Conti), delle quali la numero 4 e la numero 8 sono relative ai danni lievi, la numero 19 ai danni gravi e la numero 13 ai danni che hanno colpito le imprese.

Si comprenderà quindi che occorre un upgrade giuridico sovranazionale, l’unico che a questo punto può liberare da queste catene, da quello che può essere a ragione definito un “terremoto” burocratico che rischia di affondare l’auspicata rinascita dei Comuni annichiliti dal sisma, dai silenzi assordanti dei centri storici delle aree interne che vivono uno spopolamento che negli anni viene studiato l’Università Politecnica delle Marche nella sua fisiologia e nelle cause, ma che il terremoto ha reso critico e se non s’intervenisse subito, forse irreversibile.

E’ un senso profondo del Bene Comune che suscita questa attività di sensibilizzazione politica e sociale che al fine se, come si spera, avrà successo e verrà accolta, diventerà da oggi in poi una sorta di legge quadro per ogni situazione di grave emergenza che potrà essere applicata in ogni Nazione dell’Unione europea suffragando nella pratica il Diritto Comunitario che sulle istanze dei Popoli vede la sua costante e proficua evoluzione in osservanza dei principi fondamentali della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.


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