ASCOLI PICENO – Al termine della seduta di rifinitura, che la squadra ha svolto il 19 ottobre in Veneto, Mister Zanetti ha presentato la sfida di domani pomeriggio con il Chievo analizzando il momento della squadra.

Si torna in campo a due settimane dalla sconfitta col Pescara. Il suo collega Marcolini avrebbe voluto rigiocare subito sfruttando l’entusiasmo per la vittoria sul Livorno. Per l’Ascoli la sosta è stata salutare?

“Sicuramente, siamo reduci da un mini momento non particolarmente positivo e questa sosta ci è servita per dedicarci a quello che sappiamo fare meglio, lavorare sodo per crescere e uscire da questo piccolo momento di difficoltà avuto in termini di risultati. Ci presentiamo pronti per una partita importante e difficile”.

Con quale spirito la squadra si è preparata alla sfida di domani con il Chievo?

“Lo spirito è quello di una squadra ferita, reduce da un derby perso in casa che ha lasciato strascichi negativi come è normale che sia, abbiamo grande necessità di tornare a fare punti per tamponare la piccola emorragia che ci è stata; vogliamo rimetterci in carreggiata, fino a due settimane fa stavamo disputando un ottimo campionato, quindi sappiamo di avere le potenzialità per riprendere la strada giusta. Ho visto una squadra volenterosa di rimettere le cose a posto al più presto”.

La sosta ha restituito capitano e vice, mancati nella partita col Pescara, non c’è Da Cruz per motivi disciplinari: “Brosco è sicuramente recuperato appieno, Ardemagni è stato fermo tre settimane e ha fatto tre allenamenti con noi, è certamente recuperato, non avrà tantissimi minuti nelle gambe, ma è un’arma importante, vedremo se sarà utile dall’inizio o a partita in corso. Da Cruz, come tutti sanno, è fuori per motivi disciplinari; rappresenta una perdita soprattutto per se stesso, poi per la squadra e per l’Ascoli. Sono cose che capitano in un gruppo di uomini, può succedere che ci siano discussioni per motivi di campo, ma l’importante è non superare il limite consentito; Alessio non è un ragazzo cattivo, ma in questo momento era giusto prendere provvedimenti, le regole sono uguali per tutti, a prescindere dall’importanza tecnica del giocatore. Non c’è nessun dramma, nel calcio fra uomini sono cose che possono succedere”.

Vedremo un Ascoli diverso domani al Bentegodi? Medita cambiamenti?

“Dobbiamo essere diversi dal punto di vista dell’aggressività, della mentalità, del ritmo. Dobbiamo giocare una partita di livello superiore a quelle disputate ultimamente, al di là dei sistemi di gioco. Noi abbiamo le nostre idee e il nostro modo di giocare, qualche volta riusciamo ad esprimerli meglio, altre volte peggio, ma non butto via il lavoro svolto fino a qui per le ultime due partite”.

Pensa che in questo momento il Chievo sia il migliore o il peggiore avversario da affrontare per una squadra in cerca di riscatto?

“Al di là dell’avversario dobbiamo fare una grande prestazione per noi stessi e per i nostri tifosi che hanno dovuto digerire la sconfitta al derby. L’avversario è forte, viene dalla Serie A, ha giocatori importanti e questo dovrà essere per noi un ulteriore stimolo, dobbiamo mettere via le paure e chiudere le orecchie a chiacchiere che possono destabilizzare l’ambiente. Domani servirà una grande prestazione”.

Quali sono i maggiori punti di forza del Chievo e che tipo di atteggiamento servirà da parte dell’Ascoli?

“Il Chievo è una squadra che ha valori in tutti i reparti, soprattutto in attacco, nonostante l’assenza di un paio di giocatori importanti che saranno sostituiti da altrettanti calciatori validi. Affrontiamo un avversario con un organico che punta alla A, ma se è dietro di noi vuol dire che qualche piccolo difetto lo ha, è una squadra forte, che rispettiamo con la massima umiltà, ma non è invincibile. In questo campionato ogni gara è a sè e si può vincere con chiunque, la differenza la fanno i dettagli, sappiamo che lo scoglio che avremo di fronte domani sarà di alto livello”.

E’ stato utile questo mini ritiro in Veneto?

“Sì, siamo stati insieme, non è stato un ritiro punitivo, siamo partiti prima perché ci aspettava un viaggio lungo; è stato utile per ricercare la massima concentrazione, ci siamo allenati molto bene in questi due giorni, non vogliamo lasciare nulla al caso, abbiamo curato tutti i dettagli”.

Al momento saranno più di 500 i tifosi bianconeri al seguito della squadra: “I nostri tifosi sono da Serie A, Ascoli è una piazza straordinaria, che ha le sue sfaccettature, le sue particolarità, basta poco per smorzare gli entusiasmi e altrettanto poco per riaccenderli, alla fine siamo noi sul campo a determinare gli umori dell’ambiente, tutto il resto è una conseguenza. Rispetto ad altre piazze, Ascoli ha moltissimi tifosi che tifano a prescindere e anche per loro dobbiamo fare domani una grande prestazione”.


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