ASCOLI PICENO – Un nuovo putiferio su questioni legate al fascismo investe la politica ascolana, ciclicamente coinvolta in dispute sul Ventennio. Il fatto è rimbalzato dalla cronaca locale a quella nazionale ed emergono adesso altri elementi di polemica: alla cena con menu di commemorazione fascista, organizzata in un ristorante di Acquasanta Terme, erano presenti politici di spicco della politica provinciale di Fratelli d’Italia. A partire dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, l’assessore all’Urbanistica di Ascoli Gianni Silvestri, il segretario provinciale Luigi Capriotti, secondo qualcuno anche il vicesindaco di San Benedetto Andrea Assenti e altri esponenti della Riviera. Presenti inoltre il parlamentare marchigiano di FdI Francesco Acquaroli e il coordinatore regionale Carlo Ciccioli.

Si è così scatenato il Partito Democratico che, dopo la notizia diffusa inizialmente da Rifondazione Comunista e dopo il comunicato di Francesco Ameli (clicca qui) ha scritto tramite i Giovani Democratici e la direzione provinciale. Di seguito la nota dei Giovani Democratici.

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“Dio, Patria, Famiglia”; “Per l’onore dell’Italia” Questi i due slogan del menù della serata di ieri lunedì 28 ottobre, presso Acquasanta Terme, dove la sezione locale di Fratelli D’Italia ha deciso di organizzare una cena commemorativa per l’anniversario della marcia su Roma, definendo tale data “memorabile ed indelebile”. Una vera e propria cena di nostalgici e neofascisti, con tanto di locandina e ritratto di Benito Mussolini.

Rifondazione: “In un ristorante Fratelli d’Italia di Acquasanta omaggia la Marcia su Roma”

Data che in realtà, in uno Stato democratico, rappresenta l’inizio della dittatura fascista caratterizzata da violenze, soprusi, censure, negazione di ogni libertà e che in un secondo momento porterà anche ad uno scontro bellico deleterio per il nostro Paese.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il nostro territorio, proprio a pochi chilometri dal luogo di svolgimento di tale iniziativa, nel marzo del 1944, subì una delle più feroci stragi nazifasciste delle Marche. Nell’eccidio di Pozza-Umito nazisti e fascisti trucidarono 42 persone, compresa una bambina di 11 mesi che venne bruciata viva davanti alla madre.

Territorio che ad oggi vanta la Medaglia D’Oro al valor militare per attività partigiane sia a livello comunale che provinciale.

Non possiamo sorvolare di fronte alla gravità di tale iniziativa organizzata da Fratelli D’Italia, partito politico che vanta anche l’attuale sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, anch’egli presente alla cena.

Come Giovani Democratici di Ascoli Piceno, denunciamo l’accaduto, perché la promozione di tale avvenimento storico non è nient’altro che un intollerabile atto di apologia del fascismo. Richiamiamo al rispetto delle Istituzioni repubblicane, della memoria storica della Repubblica e l’osservanza delle leggi.

L’apologia del fascismo è un reato, e non si può banalizzare affermando che “non si può vivere con i fantasmi del passato”.

Chiediamo un immediato intervento a riguardo a tutela della democrazia, e del popolo italiano, soprattutto del popolo piceno che ha pagato centinaia di giovani vite per la conquista della libertà.


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