ASCOLI PICENO – La discutibile e inopportuna “cena fascista” in un ristorante di Acquasanta Terme ha avuto spazio anche nelle cronache nazionali.

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Rifondazione: “In un ristorante Fratelli d’Italia di Acquasanta omaggia la Marcia su Roma”

Diverse note testate cartacee e online hanno parlato della vicenda sottolineando, anche loro, la presenza di esponenti politici locali. A partire dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, l’assessore all’Urbanistica di Ascoli Gianni Silvestri, il segretario provinciale Luigi Capriotti, pare anche il vicesindaco di San Benedetto Andrea Assenti e altri esponenti della Riviera. Presenti inoltre il parlamentare marchigiano di FdI Francesco Acquaroli e il coordinatore regionale Carlo Ciccioli.

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FOTO. Cena fascista ad Acquasanta. C’erano Marco Fioravanti, Gianni Silvestri, Gigi Capriotti (e altri)

Enrico Mentana, volto noto e direttore del TgLa7 e anche direttore del quotidiano online, ha redatto un pezzo molto duro nei confronti del primo cittadino di Ascoli: “Quella cena fascista è illegale, il sindaco deve dimettersi”.

Mentana ha aggiunto: “Non ci si può passare sopra, non era una goliardata, e il sindaco che vi ha partecipato se ne deve andare. E se non lo farà, sarà compito del suo stesso partito indurlo a lasciare. Questa cena era illegale, costituiva per forma e sostanza un’apologia del fascismo. Ma soprattutto è inconcepibile che vi abbia partecipato il sindaco della città, per poi tentare di negarlo in modo patetico quando la cosa si è risaputa. Non c’è bisogno neanche di ricordare che Ascoli è medaglia d’oro della Resistenza: non cambierebbe niente se il fatto fosse avvenuto in qualsiasi altra città”.

Per visualizzare l’articolo di Open, dove sono elencate le motivazioni e considerazioni di Enrico Mentana sulla cena di Acquasanta, clicca qui.


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