CROTONE – L’Ascoli crolla in malo modo a Crotone. Allo Scida, i padroni di casa trionfano 3-1, contro dei bianconeri mai realmente in partita. Nel primo tempo, fanno tutto i calabresi, a segno con Crociata e Simy, prima di realizzare una sfortunata autorete con Marrone. Sul finire del secondo tempo, invece, è arrivato l’autogol di Valentini, che ha chiuso la gara.

PAGELLE 

LEALI 5 – Sul primo gol non tenta nemmeno l’intervento, ma la conclusione era effettivamente imparabile. Il problema è sulle altre due marcature dei calabresi: sulla conclusione di Simy, per quanto ravvicinata, appare poco reattivo; tuttavia, è sul terzo gol che arriva l’errore più evidente, quando si rende protagonista di un intervento molto incerto, al limite – se non oltre – della goffaggine.

PUCINO 5 – L’attenuante a questa prestazione altamente sottotono è la posizione affidatagli da Zanetti: difatti, da terzo centrale di difesa, non sembra mai trovarsi a suo agio, tanto da far sorgere il dubbio sul perché l’allenatore bianconero lo abbia tenuto in quella posizione per tutti i 90′. Detto ciò, la non-pressione su Simy, in occasione del secondo gol, esula dal discorso tattico, rimanendo un errore abbastanza inconcepibile a questi livelli.

BROSCO 5,5 – Dei tre centrali di difesa è quello che riesce a fronteggiare meglio la minaccia costante portata da Simy, contro il quale riesce a duellare alla pari in quanto a mole fisica; ciò, comunque, non lo esime da una gara di costante affanno, con il terzetto difensivo costantemente sollecitato dagli offensivi. Il centrale bianconero prova a metterci qualche pezza, pur non riuscendoci sempre.

GRAVILLON 5 – L’uscita dal campo anticipata ha posto fine anzitempo all’autentico calvario che stava vivendo in mezzo al terreno di gioco. Mai puntuale nelle chiusure e spesso fuori posizione, ha sbagliato quasi sempre il tempo dell’intervento, dimostrandosi un bersaglio facile per le scorribande offensive dei giocatori del Crotone. VALENTINI (dal 71′) 5 – L’autogol, per quanto sfortunato, macchia pesantemente il suo ingresso in campo.

GERBO 5 – Schierato da esterno destro nel centrocampo a cinque pensato da Zanetti, dimostra di non avere esattamente le caratteristiche adatte a ricoprire tale ruolo. Va detto che, senza ombra di dubbio, non lesina impegno e applicazione, ma il tutto risulta comunque troppo poco e, a conti fatti, non combina nulla di realmente interessante. D’ELIA (dal 60′) 5,5 – Prova a dare un po’ di brio, soprattutto con qualche cross dal fondo, ma non risulta mai realmente pericoloso.

CAVION 5,5 – L’unico dei bianconeri a provare a metterci qualcosa in più, almeno per quanto riguarda l’intensità e la voglia di provare a sovvertire le sorti dell’incontro; non a caso, con un suo cross teso, propizia l’autogol del Crotone. Sia chiaro, la prestazione non è sufficiente, ma, dinnanzi all’impotenza generale dei bianconeri, la sua gara spicca un po’ di più.

TROIANO 5 – La palla persa sul primo gol è un errore che non appartiene di certo a un giocatore del suo pedigree; proprio per questo motivo è un’ottima cartina tornasole di quella che è stata la sua prestazione in questa gara. Prova a lottare con la sua esperienza, ma, escluse rare eccezioni, esce quasi sempre sconfitto o, comunque, appare sempre piuttosto in difficoltà.

BRLEK 5 – Oltre all’autogol, ha la migliore occasione dell’Ascoli nel primo tempo, quando, con una bella incursione centrale palla al piede, arriva alla conclusione di sinistro dal limite dell’area, impegnando seriamente Cordaz. Tuttavia, è l’unico guizzo interessante di una gara che, soprattutto nella ripresa, è ricolma di passaggi sbagliati e di giocate tutt’altro che illuminanti.

PADOIN 5 – Appare decisamente a disagio nel dover interpretare il ruolo di esterno a tutta fascia sulla corsia sinistra, un ruolo che, nonostante la sua grande versatilità, sembra penalizzare fortemente la qualità della sua prestazione. Ad onor del vero, la sua gara non migliora granché nemmeno quando viene spostato sul versante destro del campo.

DA CRUZ 5 – In una serata già tutt’altro che esaltante per il Picchio, la sua prestazione opaca è pioggia sul bagnato. Trova pochissimi guizzi interessanti – nel secondo tempo colpisce il palo con un tiro-cross – faticando a trovare una posizione ideale in campo. A conti fatti, crea pochissimi grattacapi alla difesa calabrese, la quale probabilmente ha avuto meno problemi a gestire la sua intraprendenza, rispetto a quanto preventivato.

SCAMACCA 5 – La voglia di aiutare la squadra non gli manca di certo, facendosi sempre trovare disponibile alla lotta su ogni pallone; purtroppo per lui e per il Picchio, tra il dire e il fare c’è in mezzo una prestazione tutt’altro che buona, con tantissimi palloni giocati in modo poco pulito, se non del tutto sbagliati. Oggi, come mai in altre occasioni, ha pagato lo scotto della giovane età. ARDEMAGNI (dal 60′) 5 – Dato quello che è capace di dare alla squadra con la sua presenza in campo, il suo ingresso è risultato decisamente deludente.

 

ZANETTI 4,5 – Al termine della gara, sono tanti gli interrogativi che lasciano perplessi: perché giocare con una difesa a tre tutt’altro che collaudata? Perché schierare tanti giocatori in posizioni che non hanno esaltato le loro caratteristiche, anzi, al contrario, le hanno inibite? Perché, quando la gara si stava ormai inoltrando, non provare a cambiare sistema, dati gli scarsi risultati fin lì ottenuti? Tirando le somme, ne è venuta fuori una partita pessima, una delle peggiori della stagione bianconera – se non la peggiore – con i suoi ragazzi che non sono mai parsi capaci di poter duellare alla pari con gli avversari. Lungi dal voler processare il tecnico del Picchio, tuttavia, le strane scelte di questa giornata, unite a una discontinuità di prestazioni che sta diventando tanto evidente quanto cronica, lasciano un po’ perplessi.


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