ASCOLI PICENO – Ambizione e voglia di fare bene.

Durante la trasmissione radiofonica “Radio Goal” condotta da Alberto Crementi e Sandro Conti su radio LatteMiele, è intervenuto ieri sera, 11 novembre, il presidente dell’Ascoli Carlo Neri, rispondendo anche alle domande dei tifosi.

Il neo presidente ha parlato della situazione attuale e di come stia lavorando per internazionalizzare il marchio Ascoli: “E’ un grande onore per me essere il presidente di questo club, ho accettato subito l’incarico nonostante venissimo da tre sconfitte consecutive. Stiamo lavorando per la curva sud ma non sappiamo i tempi. Un saluto particolare ai nostri tifosi, che già sono da Serie A, ora dobbiamo attrezzarci noi per diventare da Serie A. Mancano i punti ultimamente ma soprattutto a Crotone è mancata la prestazione, mi sono già scusato con i nostri tifosi che hanno affrontato tanti chilometri per supportare la squadra allo Scida”.

E con i calciatori che stanno creando qualche problema afferma: “Come presidente esigo, quando si va in campo, che ogni singolo giocatore ed ogni componente della Società dia sempre il 100%, anzi come dice il nostro patron il 120%. Si deve uscire dal campo dopo aver dato tutto, soprattutto per una forma di rispetto nei confronti dei tifosi e del sistema di Ascoli, che fa leva su una forte passione. Esperienze calcistiche? Ho giocato a calcio nelle giovanili della Roma, ero una mezzala, quella che una volta veniva definita un numero 10, sono pure allenatore di calcio con patentino attualmente valido anche se da diversi anni mi sono dedicato esclusivamente all’attività di manager, con orgoglio dico però che entrambi i corsi che ho fatto mi hanno visto arrivare primo. Ho già detto al nostro allenatore Zanetti che però non farò mai alcuna intrusione nel piano tecnico. Che consiglio gli ho dato? Lavoro, lavoro e ancora lavoro”. 

Si parla anche della Curva Sud: “Dovrà tornare la casa dei nostri tifosi, questo è fondamentale, ho parlato già con il sindaco Marco Fioravanti”.

“Ninkovic e Da Cruz? Abbiamo usato il bastone, con multa più sospensione, ma non con intento prettamente punitivo ma per ricordare loro che stanno giocando con una grande squadra – afferma Carlo Neri – Ninkovic non è un cattivo ragazzo, dobbiamo aiutarlo a crescere ed a diventare un vero professionista. Ricordiamo anche che Ninkovic rappresenta un valore per questa Società, di conseguenza dobbiamo fare il possibile per riportarlo al servizio dell’Ascoli. Tutti si devono uniformare alle regole del club, che non sono flessibili ma che devono essere solamente rispettate, punto”.

Carlo Neri parla della sua recente nomina: “Il mio incarico iniziale è quello di internazionalizzare in giro per il mondo il marchio Ascoli, a beneficio sia del club che di tutto il territorio, con accordi con paesi come la Russia, la Tunisia, l’Egitto, la Bulgaria e gli Emirati Arabi Uniti. In questo momento però devo stare qui a casa, ad Ascoli. Già da mercoledì sarò operativo con una serie di impegni, poi giovedì sera parteciperò ad un evento dei tifosi e venerdì abbiamo il nostro business meeting ‘Crescere Insieme’. Devo intensificare la mia presenza al fianco della squadra, già nei giorni scorsi ho incontrato tutto il nostro staff, dai professionisti in sede fino ai magazzinieri ed alle cuoche del Picchio Village. Posso capire che al momento ci sia un po’ di sconforto tra i tifosi ma ribadisco che, attraverso il lavoro, risolveremo le cose.

Il presidente parla anche del mister: “Zanetti? Non è mai stato in discussione, abbiamo un progetto con lui, c’è massima fiducia nel mister e nel suo staff, dobbiamo rimanere uniti e sicuramente i risultati torneranno. Dopo aver parlato con tutti mi sono reso conto che dobbiamo guardare avanti con ottimismo, anche se attualmente i risultati non sono confortanti. L’Ascoli è forte e ci sarà una forte reazione, questa è la strada da percorrere e siamo convinti che sia quella giusta, al netto di alcuni incidenti di percorso che non si dovranno più ripetere. Ricordiamo sempre che la squadra può vincere una partita, ma la Società fa vincere il campionato, senza una Società seria e organizzata non si va da nessuna parte”.


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