ACQUASANTA TERME – Non si placa l’onda lunga della cena di Acquasanta dello scorso 28 ottobre: come si ricorderà l’evento, organizzato da Fratelli d’Italia, ebbe una risonanza nazionale a causa di un menu nostalgico della Marcia su Roma del 1922, atto originario del regime fascista.

Per questo i consiglieri di minoranza, insoddisfatti della precedente risposta del sindaco Fioravanti all’ultimo consiglio comunale, hanno presentato una mozione che sarà discussa nel prossimo consiglio. La notizia nella notizia è che la mozione è stata firmata anche dai consiglieri comunali del M5S Eleonora Camela e Massimo Tamburri, oltre che dai rappresentanti del Pd, Ascolto & Partecipazione, Celani Sindaco e Forza Popolare.

La minoranza, compatta, chiede al sindaco Fioravanti, presente a quella cena insieme ad altri rappresentanti istituzionali ascolani, sambenedettesi e marchigiani: “Di stigmatizzare, ulteriormente e in ogni circostanza, il significato nostalgico di tale evento che ha richiamato simboli e motti fascisti non compatibili con la nostra costituzione e costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento giudiziario che dovesse scaturire dalle indagini che risulterebbero essere state avviate; riconoscersi e mettere in atto tutte le azioni affinché possa essere riconosciuta la storia recente della nostra città insignita a con la medaglia d’oro al valor militare per Attività Partigiana; conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre”.


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