ANCONA – Circa 4 mila ragazzi, provenienti da 46 istituti di tutte le Marche, da sabato 14 a mercoledì 18 dicembre saranno al PalaPrometeo Estra Liano Rossini di Ancona in occasione dell’edizione 2019 di OrientaMarche.

L’evento, che rispetto allo scorso anno registra 1.500 partecipanti in più, segno dell’interesse crescente che la manifestazione sta riscontrando, consiste in un percorso di orientamento al mondo della scuola e del lavoro organizzato dalla Regione Marche nell’ambito del Por Fse 2014-2020 e rivolto agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado ( il 14 dicembre) e delle classi quinte della scuola secondaria di II grado (il 16,17,18).

L’obiettivo è aiutare i ragazzi a riconoscere i propri talenti, offrire loro opportunità di introspezione e occasioni per mettersi alla prova, per valutare le proprie attitudini e potenzialità e individuare i punti di debolezza ponendosi obiettivi di miglioramento.La prima giornata, sabato, si aprirà alle 9.20 con i saluti del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Seguirà l’intervento dell’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Loretta Bravi che sin dall’inizio del suo mandato ha fortemente voluto OrientaMarche sia nella formula tradizionale delle giornate di dicembre nel capoluogo regionale, sia nel corso di tutto l’anno scolastico sul territorio con iniziative capillari (Fermo, Fano, Jesi, Acqualagna, Ascoli e seguiranno altre tappe nel 2020) e con una particolare attenzione alle aree interne e del sisma.

“La rete di dimensionamento scolastico – spiega l’assessore Bravi – prevede il mantenimento dell’offerta formativa di prossimità perché la scuola è un servizio. L’educazione non può fondarsi solo sui numeri, ma sulla qualità. Dobbiamo inoltre dare a tutti i ragazzi marchigiani, indipendentemente da dove vivono, la possibilità di conoscere e valutare questa offerta formativa regionale per consentire loro di orientarsi al meglio nel mondo del lavoro. OrientaMarche è concepito proprio come un’esperienza a 360° sulle opportunità marchigiane di istruzione e di formazione, sulle necessità del mercato e sulle richieste delle aziende, sulle botteghe artigiane e sul trasferimento generazionale del “saper fare”, sulle possibilità di studio e lavoro all’estero. Queste giornate di orientamento non servono per acquisire nozioni, ma intendono creare un ponte tra istruzione e mercato del lavoro attraverso la cerniera della formazione. Gli studenti sono “provocati a vedere”, secondo un principio di concretezza, la realtà circostante per poter poi decidere come costruire il loro futuro. Tre sono i percorsi su cui focalizzare l’attenzione: educazione e istruzione, formazione e alta formazione, apprendistato e duale”.

La formula di OrientaMarche è ormai ben collaudata. Argomenti delle esperienze e delle testimonianze che si susseguono nel corso degli incontri sono l’alternanza scuola lavoro, il sistema duale, l’università e l’alta formazione, la scuola e il mercato del lavoro, le start up. Sono coinvolti le scuole, le aziende, le Università, l’Erdis, le associazioni di categoria, gli Afam, i Centri per l’impiego, i Maestri del Lavoro e le botteghe artigiane, gli ITS con una illustrazione minuziosa di tutti i corsi Ifts IeFp che si stanno svolgendo nelle nostre scuole. Prevista per questa edizione la presenza di circa 1000 studenti al giorno, dalle 9 alle 14.30. In base al programma, i ragazzi, dopo una prima parte di interventi e dibattito e un momento dedicato all’arte con ogni giorno una diversa esibizione (musica, balletto e teatro), possono girare liberamente per gli stand per acquisire informazioni sull’offerta formativa seguendo i loro personali interessi e interagire in laboratori appositamente predisposti in cui vengono effettuate simulazioni di colloqui di lavoro e presentati tutti i percorsi inerenti l’alternanza scuola – lavoro. Altrettanto importante il fatto che i giovani possono incontrare e confrontarsi con testimonial significativi e avere modo di conoscere i principali stakeholders della realtà produttiva ed economica marchigiana.


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