ANCONA – L’Assemblea dell’Aato 5 Marche Sud ha approvato l’11 dicembre, all’unanimità, uno storico accordo di programma denominato “Anello dei Sibillini”.

Il progetto, finanziato con la Legge 205 del 2017 “Piano degli interventi nel settore idrico”, mette a disposizione un importo complessivo di ben 235 milioni di euro per realizzare, nei prossimi anni, interventi strutturali volti alla risoluzione delle problematiche idriche nell’area della Regione Marche Sud interessata da frequenti fenomeni di emergenza idrica aggravati dalle conseguenze del sisma del 2016.

Gli interventi previsti dall’accordo di programma comprendono le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata interessano 135 comuni e si rivolgono ad una popolazione di circa 1 milione di abitanti. L’atto approvato nella riunione svoltasi ieri nella sala Conferenze della Ciip ha dato il via libera, tra l’altro, ad un primo investimento per la progettazione nei prossimi due anni per una spesa di 6 milioni e 100 mila euro.

“Si tratta di un accordo di programma in tema di risorse idriche tra i più importanti e tra i primi finanziati a livello nazionale – evidenzia il Presidente dell’Aato 5 Marche Sud Sergio Fabiani – ringrazio tutti i sindaci che, con grande entusiasmo, impegno e partecipazione, hanno reso possibile questo straordinario risultato per le comunità locali del sud delle Marche”.

“Gli amministratori – aggiunge Fabiani – con riguardo al sistema idrico integrato, si sono sempre mossi con lungimiranza e senso della pianificazione, fin dai tempi dell’affidamento in house al gestore Ciip Vettore e, successivamente, quando a seguito del terremoto, è stato prorogato l’affidamento di altri 15 anni alla Ciip per venire incontro alle esigenze del territorio. L’anello dei Sibillini costituirà, a regime, un sistema efficace di mutuo soccorso rappresentando un esempio importante di sinergie e capacità di programmazione”.

Entrando nel dettaglio il progetto ha come obiettivo quello di realizzare un sistema idrico ausiliario che si concretizzerà in due fasi strategiche. La prima consiste nel reperire nuove fonti idriche di approvvigionamento utilizzando le sorgenti disponibili nei vari territori mentre la seconda è volta ad interconnettere i diversi sistemi di adduzione del Pescara, dei Sibillini, del Tennacola e del Nera. Nell’accordo si stabilisce che la società che ha promosso e realizzerà l’intervento sarà la Ciip Vettore per conto degli enti gestori delle tre province e l’Aato 5 Marche Sud fungerà da Ato di riferimento per il progetto con funzione di capofila. Tra i primi stralci ad essere realizzati, nel breve periodo, figura il bypass del Pescara, progetto già finanziato per 27 milioni di euro dal Ministero e in fase di avanzata progettazione


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