ASCOLI PICENO – Uno dei progetti dell’Area Vasta 5 è stato l’attuazione di un percorso assistenziale destinato ai pazienti con patologia vascolare, che comprenda la diagnostica, la presa in carico medica, l’utilizzo della radiologia interventistica e della chirurgia vascolare e finalizzato al miglioramento degli esiti e delle complicanze legati a tale patologia. Da qui la necessaria creazione di un team di specialisti con specifiche professionalità multidisciplinari.

Sono state identificate dall’Area Vasta e dall’Asur le opportune Strutture Semplici Dipartimentali di Radiologia Interventistica e di Medicina Vascolare, prevedendo anche una collaborazione inter-Area Vasta nel sud delle Marche.

Il Responsabile dell’Uosd di Radiologia Interventistica è il dottor Fabio D’Emidio che collabora con il dottor Paolo Pagano. E in corso la procedura concorsuale per l’assunzione di una ulteriore unità medica, congiuntamente al potenziamento del relativo personale infermieristico.

Il Responsabile dell’Uosd di Medicina Vascolare è la dottoressa Virginia Boni. L’unità operativa è dotata di 4/6 posti letto per la degenza in Medicina Interna e un ambulatorio dedicato.

Nella giornata odierna si inaugurano i nuovi locali così come ristrutturati e che comprendono ambulatori, aree di servizio e sale specifiche. Si tratta di una sezione autonoma con una nuova apparecchiatura angiografica della ditta Siemens, del valore di circa 650.000 euro. Il sistema angiografico è in grado di assicurare la più ampia flessibilità di movimentazioni possibile, ideale per le applicazioni radiologiche e cardiovascolari nel suo complesso, fra le molteplici caratteristiche l’apparecchio è dotata di applicazioni combinate per ridurre l’esposizione radiante al fine di proteggere l’esaminatore e il paziente. Il sistema inoltre è munito di un ecografo integrato che consente agli operatori medici di lavorare direttamente sul letto operatorio nelle procedure integrate che necessitano di guida ecografica oltre che radioscopica.

Le caratteristiche tecniche descritte sono tali da determinare a breve un sicuro incremento sia qualitativo circa la tipologia di procedure offerte che quantitativo riferito al numero delle prestazioni erogate ma soprattutto si potrà tentare di gestire e curare le patologie tempo-dipendenti: che è la sfida della medicina moderna.

 


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