ASCOLI PICENO – Una mano tenuta tesa da un supporto, e così ad Ascoli il Babbo Natale diventa anche lui un nostalgico fascista. In via Erasmo Mari, nel centro cittadino, esplode – è il caso di dirlo – l’ennesima polemica sul fascismo che periodicamente coinvolge la città con echi spesso nazionali, come nell’ultima vicenda della cena di Acquasanta.

Fascetta dell’Ascoli Calcio al collo, il gesto del Babbo Natale è abbastanza eloquente e soprattutto insolito per la figura di Santa Claus.

Primo commento quello di Ilaria Chiovini, portavoce del movimento delle “Sardine” ascolano, che nella pagina ufficiale delle Sardine picene scrive: “Questo è quello che accade ad Ascoli Piceno. Poteva succedere ovunque, e invece proprio qui. Nella città in cui le rievocazioni fasciate sono goliardate e parlarne è uno spreco di tempo, in cui la parola fascismo è ormai folklore e gli ascolani ne hanno le tasche piene di queste chiacchiere. Nella città in cui succede tutto questo ma poi si vota la cittadinanza onoraria alla Segre, forse per lavarsi la coscienza? Comunque pupazzo è chi il pupazzo fa. Questo mi sembra decisamente l’emblema”.

In seguito il braccio di Santa Clause è stato abbassato come si può vedere nella foto.


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