MONTALTO DELLE MARCHE – La Regione Marche dà ufficialmente avvio alla fase operativa del servizio di Banda Ultralarga con l’attivazione a Montalto delle Marche. L’evento inaugurale, aperto il 19 dicembre dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli, dal sindaco di Montalto, Daniel Matricardi e dalla dirigente scolastica Luigia Romagni, si è tenuto nella palestra dell’Istituto scolastico comprensivo di Montalto, la prima scuola in assoluto nelle aree bianche in Italia a collegarsi alla rete Bul.

Insieme per questa prima sperimentazione attivata nella pubblica amministrazione, istituzioni e scuole, rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, di Infratel Italia, di Open Fiber e di Tlc Fidoka, allievi presenti fisicamente nel cantare l’Inno d’Italia ma anche virtualmente grazie al collegamento ora davvero possibile che ha permesso la partecipazione del Liceo Classico di San Benedetto. A confermare la Banda Ultralarga quale straordinario strumento di comunicazione con il mondo e di apprendimento in rete. Al via da Montalto delle Marche un’infrastruttura essenziale, un moderno sistema di interconnessione per tutti i cittadini che vogliono mettersi in rete e per le aziende che lavorano con tutto il mondo, abilitando anche servizi che hanno bisogno per essere attivati della BUL.

“Su questa fibra viaggeranno i sogni e le opportunità, la voglia di crescere e competere di questa regione – ha detto il presidente Ceriscioli – Si apre un mondo di opportunità per la comunità, la banda ultralarga ci permette di crescere in ogni attività e vincere strategicamente tutte le partite, sul piano della conoscenza per i giovani e la scuola, nella qualità dei servizi della pubblica amministrazione e per le imprese per le quali è essenziale collegarsi al mondo. Sono centinai i cantieri aperti in un percorso che ci porterà nel giro di un paio d’anni a poter godere di questo servizio in tutta la regione. Grazie al lavoro di tutti gli attori per il gioco di squadra che ci ha portato oggi a questo grande risultato che esalta il territorio e permette alla regione di affrontare il futuro da una stazione spaziale sotto i piedi“.

“Ottima sinergia e collaborazione per un progetto ambizioso – ha rilevato il Sindaco Matricardi – per accedere ai più innovativi servizi digitali nel nostro territorio”. Implementare il Piano per la Banda ultralarga è strategico anche per il rilancio dei territori colpiti dal sisma. E’ l’infrastruttura in grado di abilitare tutte le altre infrastrutture immateriali e dare quindi nuove opportunità di sviluppo ai territori che sono più penalizzati dalle infrastrutture fisiche, consentendo di arginare lo spopolamento delle aree interne grazie, ad esempio, a servizi innovativi di telemedicina e di teleassistenza, a supporto di tutta la popolazione e in particolare di quella più fragile, degli anziani, ma anche dei giovani che devono trovare nuove opportunità per non abbandonare i loro territori di origine, ma anzi divenire protagonisti del loro sviluppo e della loro rinascita.

Strategia perseguita con determinazione e impegno, per rendere le Marche protagoniste dei processi di innovazione. Un caso particolare gli 87 Comuni del cratere del sisma, per i quali sono state messe a punto procedure speciali affinché fossero raggiunte dalla BUL le SAE, gli edifici pubblici provvisori, le aree produttive di emergenza e quelle nuove attivate dopo il sisma per contribuire a rilanciare le attività di quelle zone.

“L’Agenda Digitale Marche – ha dichiarato l’assessore all’informatica e reti Ict Fabrizio Cesetti – è una leva fondamentale per cogliere l’opportunità di una ripresa economica che non si focalizzi solo sul settore emergente dei servizi tecnologici dell’informazione e della comunicazione, ma che costituisca il fattore abilitante per la crescita di tutti i settori fondamentali dell’economia marchigiana: dal manifatturiero al commerciale, dal turistico all’agroalimentare. La Regione Marche, oltre a finanziare gran parte del Piano BUL per le Aree Bianche (a fallimento di marcato), sta supportando l’implementazione del Piano attraverso diverse iniziative: ha sensibilizzato i Comuni, ha razionalizzato il processo di autorizzazione da parte dei numerosi Enti coinvolti, organizzando le Conferenze di Servizi tramite la piattaforma digitale MeetPad, ha favorito, durante la fase di progettazione della rete, l’interscambio informativo associazioni di categoria e Comuni, ha favorito negli operatori la conoscenza della rete e degli utenti potenziali sul territorio, attraverso la costituzione di una Task Force che riunisce tutti gli stakeholder”.

“Abbiamo fatto un grande investimento – ha aggiunto la vicepresidente Anna Casini – per favorire la crescita digitale in Regione con particolare attenzione alle aree interne. Sono stati investiti per il piano della Banda Ultra Larga quasi 20 milioni di euro di fondi FEASR che ci hanno permesso di aprire 78 cantieri che forniranno la connettività a ben 132 comuni nella Regione. Oggi pertanto siamo felici di tenere a battesimo la prima attivazione del BUL nel comune di Montalto delle Marche che ha avviato con tutti i soggetti coinvolti un percorso virtuoso di collaborazione. I cittadini di Montalto delle Marche da oggi potranno avere un servizio all’avanguardia e una connessione più veloce rispetto a quella precedente anche al servizio di tutte quelle aziende che vorranno potenziare la propria attività imprenditoriale”.

“Open Fiber – dichiara Stefano Paggi, direttore Network and Operation di Open Fiber – sta lavorando in tutte le regioni d’Italia per azzerare le differenze tecnologiche grazie all’infrastruttura di TLC più avanzata in circolazione. Servizi come streaming HD, telelavoro, domotica, gaming, PA digitale saranno disponibili per tutti i cittadini senza distinzioni, dalle metropoli fino ai comuni più periferici. La connettività a 1 Gigabit al secondo, che è oggi disponibile per i cittadini di Montalto, raggiungerà presto tutti i comuni delle aree bianche delle Marche, grazie anche a una proficua collaborazione con la Regione”.

Garantire entro il 2020 la copertura al 100% della popolazione marchigiana e la sottoscrizione di abbonamenti con velocità superiore ai 100 Mbps per il 40% degli utenti domestici e per l’80 % delle utenze business resta una delle più importanti priorità di governo della Regione. Il soggetto attuatore è la società pubblica Infratel, che ha il compito di attuare il Piano Banda Ultralarga. Il Piano per le Aree Bianche è in corso di realizzazione attraverso la creazione di una rete di proprietà pubblica (Stato/Regioni), in larga parte mediante il meccanismo della concessione, con un concessionario che realizza la rete e le gestisce per 20 anni, rendendola disponibile agli operatori che offrono i servizi di connettività BUL agli utenti finali: cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni. Il concessionario, scelto tramite gara, è Open Fiber, che sta realizzando il Piano in tutta Italia. Il Piano prevede 9,6 mln unità immobiliari da collegare, in 7.700 Comuni in 20 Regioni, per 14,2 mln di abitanti.

I criteri strategici di intervento per l’implementazione della Banda Ultra Larga nei territori dei 236 Comuni coinvolti (dove sono state firmate tutte le convenzioni), in particolare nelle aree produttive, industriali e rurali interne e per le sedi della PA marchigiana, sono definiti nel Piano telematico della Regione Marche, proposto dalla Giunta e già approvato dall’Assemblea Legislativa. Ammontano ad oltre 105 milioni di euro le risorse complessivamente stanziate per il raggiungimento di questi obiettivi. A seguito delle convenzioni operative stipulate tra Infratel Italia Spa ed i Comuni, si è dato avvio alle successive istruttorie tecniche finalizzate a pianificare il riutilizzo sinergico delle infrastrutture civili e delle opere di scavo già esistenti o programmate, e ad individuare le aree da coprire ad almeno 100Mbs (sedi delle PA e territori dei Comuni).

A questo fine è stata inoltre istituita la “Task Force Piano BUL Marche”, un tavolo permanente con funzione di acceleratore e cerniera con i soggetti del territorio, composta da Regione, ANCI regionale, Camera di Commercio, CORECOM, Università marchigiane, Associazioni di categoria, Operatori TLC nazionali e locali ed altri stakeholder interessati. L’attuazione del Piano BUL sta proseguendo a ritmo serrato con le attività delle conferenze dei servizi, condotte attraverso piattaforme telematiche, per garantire tutti i permessi necessari all’apertura degli ultimi cantieri, con l’esecuzione dei lavori nei cantieri aperti e l’attivazione dei servizi a banda ultra larga nei primi comuni conclusi. Nel corso del 2019 si sono concluse 15 Conferenze di Servizi, per 127 progetti autorizzati. Sono 135 i cantieri aperti, 11 di prossima apertura e 3 già chiusi.


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