ASCOLI PICENO – La crisetta di Natale, con le dimissioni del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti dal governo Conte (Fioramonti contesta i pochi fondi assegnati all’istruzione), rischia di portare cambiamenti non solo alla geografia parlamentare ma anche agli equilibri degli eletti nelle Marche e nel Piceno in particolare.
Secondo Il Messaggero – ma la notizia poi è ripresa da molti altri giornali nazionali – nella pattuglia di 10-15 deputati che seguirebbero l’economista nella costituzione di un nuovo gruppo alla Camera (Fioramonti è ancora deputato eletto col Movimento Cinque Stelle) ci sarebbero anche gli ascolani Roberto Cataldi e Rachele Silvestri. Gruppo che sosterrebbe il governo Conte ma fuori dal M5S.
Notizia non smentita almeno via social dai diretti interessati in questi due giorni: abbiamo inviato loro questo articolo per avere una risposta – positiva o negativa – in merito.
Certamente stupisce l’attività delle pagine social sia di Cataldi che di Silvestri; molto attive nei primi mesi dopo le elezioni del 4 marzo 2018, sono praticamente silenti da tempo.
Rachele Silvestri non posta nulla dal 22 novembre 2019, dopo una pubblicazione precedente molto assidua. Nella pagina Facebook, negli ultimi post molti riferimenti entusiastici proprio a Fioramonti che renderebbero realistica la notizia:
Addirittura quasi ferma la pagina di Cataldi da ben sei mesi: soltanto due post, uno generico sulle “parole e i politici”, uno di cordoglio verso il grillino Alessandro Di Battista per la scomparsa della mamma.
NOTA DEL DIRETTORE
Comunque, al di là del fatto che sia vero o no, che la precisazione arrivi o no, ci sarebbe poco da meravigliarsi dopo l’emorragia di personaggi eletti nel partito democratico, anche nel Piceno, e oggi passati a Italia Viva o ai vecchi ‘trasferimenti’ verso Forza Italia dei quali si interessò anche la magistratura e di tanti altri “tradimenti” ai Partiti, grazie ai quali erano stati eletti.
Per cui sia Cataldi che la Silvestri (la quale sembrerebbe in netto ritardo sulla restituzione di quanto concordato pubblicamente con il M5S) , se fosse vero, non farebbero nulla di strano o di nuovo. A patto però che mantenessero lo stipendio ridotto che accettarono al momento della loro candidatura e conseguente elezione. In caso contrario si potrebbe, non solo pensar male, ma per loro il peso da portare sulla coscienza sarebbe… doppio, rispetto ai tantissimi altri che hanno fatto il cosiddetto ‘salto della quaglia’.
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Non ci si può meravigliare del comportamento di queste persone.Sono state imposte dal Consigliere regionale Giorgini al fine di realizzare un cosiddetta “cordata ” per arrivare in alto e comandare.Non per governare al meglio il Paese.
Si tratta della applicazione di metodologie mutuate dalla attività dei partiti di vecchio stampo.Giorgini infatti aveva a suo tempo malamente militato nel Partito Comunista ….venendo poi rudemente accantonato.
La attivita’ di cordata venne corroborata in maniera magistrale dal Dott.Manni ascolano che ha oltre ad avere ottenuto il riconoscimento del ruolo per la Rachele ha raggiunto lo scopo di arrivare a contatto con i politici regionali Terzoni e Coltorti che operavano sul tema del terremoto. Ha così potuto arrivare a Roma, proporre sue idee e realizzare una filiera interessata alla operatività nella ricostruzione post terremoto.Attivita’ per la quale ha costituito una società in cui risulta socio minoranza .
Si potrebbe continuare ad elencare iniziative,tutte mirate alla esclusione di eventuali cittadini “onesti” dalla partecipazione alle varie selezioni in sede locali e regionali.
Tutte gestite dal Giorgini che è stato il vero story teller marchigiano nei confronti della società Casaleggio. Società alla quale è persinobriuscito con intervento personale a far digerire e premiare con la candidatura al Senato nell’uninominale una figura molto controversa come quella del geometra Giorgio Fede in un primo momento indigesto ….quando si candidò al ruolo di Sindaco per M5S.
NON POTEVA FINIRE ALTRO MODO L’ATTIVITÀ “POLITICA ” DI PERSONE COSÌ…
Non entro nel merito delle sue prime considerazioni personali (dalle quali mi esento) sugli errori del M5S che non sono mancati. Se il M5S fallirà i motivi sono altri e anche piu evidenti che io stesso ho più volte elencato. Tra i quali sicuramente l’inesperienza.
Posso invece smentirla con certezza per quanto riguarda la candidatura uninominale al Senato di Giorgio Fede.
Il primo ad essere interpellato è stato il sottoscritto; dopo il mio rifiuto non per motivi politici, Giorgini lo ha chiesto ad un’altra persona come me fuori dalla politica attiva. Il terzo è stato Giorgio Fede che non ha avuto problemi a dire sì.
Se si fosse informata meglio avrebbe evitato di sbilanciarsi senza cognizione di causa con la seconda parte del suo commento. Tanto dovevo.
Oh….guardi che è proprio perché ero informato che ho scritto….ma non potevo chiamarla in causa …a meno che lei stesso non avesse fatto esattamente le dichiarazioni che adesso sta facendo.
Se però lei non trova disdicevole che:
Ad essere candidato all’uninominale fosse un esterno alla attività del gruppo degli attivisti…attivi e competenti…..ma che movimentista a 5 stelle sarebbe stato ?? Come avrebbe potuto portare la voce di persone con le quali lei non si interfacciava ???
Se non trova disdicevole che a scegliere la figura di candidato all’uninominale non era stata chiamata la base degli attivisti….ma che genere di portavoce del Movimento 5 stelle locale sarebbe stato ?
Se non trova disdicevole che ad essere stato proposto fosse un candidato con irregolarità molto pales come Fede …i per un Movimentista che sviluppa l’attività di informazione a mezzo web e stampa….???? significa che ignorava troppo ora voluto ignorare troppo.Che tipologiac di 5 stellesarebbe ???
Tuttavia oggi la ringrazio per essersi palesato dopo essere stato così a lungo nell’ombra e per aver implicitamente confermato il ruolo avuto dal Giorgini .Lui aveva pubblicamente descritto la situazione in modo piuttosto diverso e molto meno credibile di quanto lei ha fatto.Grazie ancora !
Per il suo outing…tanto le dovevo
Non capisco e non conosco molte cose di quelle che lei ha scritto né, a dir la verità, mi interessano molto. Io rispondo soltanto di me stesso e per quel che mi riguarda la scelta della mia persona (il fatto di essere movimentista o no la ritengo una cosa non fondamentale) poteva essere giustificata per quanto ho fatto nella mia vita. Ho sempre lottato contro poteri inadeguati e chi si mette in politica soltanto per semplice lucro e viene eletto, magari, soltanto perché sa chiacchierare o peggio ancora elemosinare voti in cambio di qualcosa, senza considerare quello che ha fatto e costruito di buono nella sua vita. Anche perché quello che auspica lei (non mi permetto di giudicarla perché non la conosco bene) è il metodo che ha usato per anni il PCI prendendo ragazzi per fargli appendere i manifesti per poi candidarli ed eleggerli soltanto perché facevano parte dell’ingranaggio. Nella scelta dei candidati (il fatto poi che la Legge elettorale li trasforma in nominati è sicuramente sbagliato e un aspetto sul quale ci sarebbe da parlare per ore e ore) la cosa più importante è il curriculum vitae come ho detto sopra. Secondo me, chiaramente. L’attivismo può essere di aiuto ma non indispensabile.
Saluti a lei e a sua figlia.