SPINETOLI – “La Regione va avanti nell’iter per arrivare al nuovo ospedale di Pagliare che costerà tra i 200 e 250 milioni di euro. Aspettiamo un progetto di eventuali promoter altrimenti si va avanti lo stesso con le varianti urbanistiche sui terreni di Colli del Tronto e Spinetoli con un progetto regionale”. Parole e musica sono della vice presidente della Regione Anna Casini che convoca la stampa assieme a Andrea Cardilli e Alessandro Luciani, sindaci di Colli e Spinetoli e al direttore d’area vasta 5 Cesare Milani. 

PAROLA AI SINDACI. L’incontro, organizzato a Pagliare, dopo il comunicato di fine anno del presidente Ceriscioli, che dava semaforo verde al progetto Pagliare per il nuovo ospedale unico e dopo le dire prese di posizione di una parte politica contraria all’ubicazione della nuova struttura, sia ad Ascoli che a San Benedetto. Per primi parlano i sindaci: “C’è chi ancora dice che su quel terreno si farà speculazione edilizia ma nessuno di noi conosceva neppure i proprietari quando è stato scelto, forse è ora di querelare chi dice certe falsità”.

Poi qualche stoccata al centrodestra: “Posso capire Castelli che è sempre stato contro il concetto di ospedale unico ma Piunti prima ha detto no all’ospedale unico per poi proporlo a Monteprandone: cosa cambiano 10 chilometri più a est o a ovest?” chiosa Luciani. Infine anche una risposta ai quei sindaci (Piunti in particolare) che chiedevano che il voto della conferenza dei sindaci (che a febbraio scelse Pagliare), fosse espresso con la ponderazione della popolazione e non con il metodo una testa-un voto: “Chi dice questo butta fumo negli occhi, in una conferenza in cui si parla di servizi fondamentali come la Snaità un sindaco non può valere pi di un altro sindaco” dice Cardilli.

Anche la Casini dice la sua: “In ogni caso si è sempre votato così in quella conferenza, il regolamento non l’ha fatto la Regione”.

MILANI: “PAGLIARE LUOGO IDEALE“. Anche il direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, si dice favorevole “Un ospedale nuovo è necessario e in ogni caso i due ospedali che abbiamo adesso non restano fuori dalla rete sanitaria: nel nuovo ospedale ci si starà per poco tempo, poi serviranno servizi territoriali nei due ospedali attuali. Pagliare? Non entro in decisioni politiche ma l’ubicazione mi sembra ideale e facilmente raggiungibile, è una scelta per il futuro”.

CASINI: “SI VA AVANTI. I DUE OSPEDALI NON CHIUDONO”. Tocca poi alla vice presidente della Regione prendere parola. “Le stoccate al centrodestra ascolano e sambenedettese non mancano: “Basta dire che gli ospedali di Ascoli e San Benedetto chiuderanno, sono paure dei sindaci, non è la realtà. Un sindaco non dovrebbe mettere paura ai cittadini, ma semmai dar loro speranza. Sfido chiunque a portare sul tavolo un atto della Regione che dica che i due ospedali chiuderanno”. E ancora: “Basta slogan, diciamo la verità: questa provincia ha 200 mila abitanti, una popolazione sempre più anziana e sempre meno medici. Servono reparti sicuri perché tenere reparti (per acuti) divisi e che fanno pochi interventi è pericoloso”.

Chiosa finale sull’iter per il nuovo ospedale, che di certo si scontra con la fine della legislatura Ceriscioli a maggio. Un cambio di guida regionale, soprattutto se dovesse per ipotesi vincere il centrodestra, potrebbe cambiare tutto e “cassare” il progetto Pagliare. “Siamo in una fase in cui aspettiamo un progetto di eventuali promoter. Se non dovesse arrivare la Regione andrà avanti con un progetto suo mentre i due comuni procederanno alle varianti urbainistiche per la trasformazione della destinazione del terreno (attualmente agricolo ndr). Se vincesse la destra? Beh, quando si blocca una procedura serva una motivazione. Tutto si può fare ma serve una spiegazione e se si blocca tutto a procedura avviata ci sarebbe danno erariale”. Infine altri dettagli: “Probabilmente sarà un rent to buy per la parte esterna mentre il layout interno sarà di sicuro da subito patrimonio pubblico. Il costo? E’ ancora in fase di stima ma si pensa tra i 200 e i 250 milioni di euro”.

 

 


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