ASCOLI PICENO – Post sisma, un tema ancora molto caldo nel Piceno.

Il sindaco di Force Augusto Curti interviene sulle problematiche relative al sisma e al suo commissario.

“Sono contento che anche il M5S si sia reso conto che alla fine avevamo ragione noi sindaci. Da sempre sosteniamo che c’è bisogno di un maggior protagonismo dei territori. Forse qualche esponente pentastellato non si è reso conto che il governo Lega/M5S ha scelto (vantandosene) di esautorare le regioni e quindi i comuni dalle scelte strategiche sul terremoto a favore dei cittadini. Pugnalare alle spalle il commissario (n.d.r. Piero Farabollini) dopo averlo nominato, è paradossale ma è un gesto che non mi meraviglia” chiosa il sindaco Curti.

Se c’è la protesta ecco la proposta da parte del sindaco: “Se è la politica che deve risolvere i problemi, è necessario che il nuovo governo nomini subito un nuovo commissario che venga dal mondo politico, in grado di capire le vere esigenze di cittadini ed imprese per poi dare una svolta necessaria. Un commissario che non si trinceri dietro il suo ruolo tecnico ma che abbia il coraggio di battere i pugni quando ce n’è bisogno!” aggiunge Curti, da sempre attento alle tematiche del terremoto.

“La gestione del commissario nominato dal governo giallo verde è stata fallimentare, nonostante le tante tante aspettative dei marchigiani che per la prima volta hanno visto un conterraneo in un ruolo chiave per cambiare le cose. Sul sisma commissario (n.d.r. Piero Farabollini) e governo giallo verde sono stati zero. Praticamente come gli atti che hanno emanato. E se oggi abbiamo un decreto sisma che non ci soddisfa sicuramente la colpa è anche di chi come il commissario doveva rappresentarci in tempi non sospetti sui tavoli romani e – conclude Curti – purtroppo non è stato capace”.


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