ASCOLI PICENO – Sulla scelta che la nuova Soprintendenza Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata avrà sede a Ascoli Piceno, interviene anche il consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani, in merito alle proteste di alcuni esponenti del Partito Democratico quali il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’assessore regionale Fabrizio Cesetti di Fermo.  

“I due esponenti dem, in netto contrasto con il loro steso Ministro, hanno tuonato che la scelta di Ascoli è un insulto all’arte e alla stessa geografia perché Ascoli non è affatto baricentrica. E la cultura, si sa, secondo Carancini e Cesetti, è anche un fatto di baricentricità. Insomma le Marche finiscono a Macerata o tutt’al più a Fermo”.

Secondo Celani il ministro Franceschini ha scelto Ascoli sulla base di parametri quali il numero dei vincoli diretti, la consistenza di patrimonio, anche archeologico, e altre questioni logistiche e geografiche che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropriata per potenziare le funzioni di tutela, e garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini nel territorio delle Marche meridionale”.

“Come Cristo si è fermato ad Eboli, le Marche devono fermarsi a Fermo o tutt’al più a Macerata” ironizza l’ex sindaco, aggiungendo: “Questa sarebbe la nuova geografia piddina. Lasciamo ai due esponenti i loro algoritmi e brindiamo all’ottimo lavoro di squadra, per dirla con il ministro Franceschini, alla città, Un tessuto storico, culturale ed artistico che si dipana attraverso migliaia di anni dal periodo piceno fino ai giorni nostri”.


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