ASCOLI PICENO – Abbassamento dell’età media in cui per la prima volta si usano sostanze stupefacenti e conseguente abbassamento del primo accesso al Sert (Servizio Territoriale per le dipendenze patologiche): sono alcuni degli elementi che il dottor Mario Quercia, direttore del servizio ad Ascoli per l’Area Vasta 5, ha illustrato alla Commissione Consiliare Politiche Giovanili del Comune di Ascoli, presieduta da Micaela Girardi.

L’età media del primo accesso al Sert è scesa da 25 anni a 22 anni d’età.  

“Attualmente le persone fanno uso di droghe alternando il consumo di sostanze diverse in funzione degli effetti che ogni tipologia di droga produce. Di conseguenza accade sempre più spesso che si cominci non più con la cannabis, una volta considerata la droga “leggera” di primo ingresso al consumo, ma con la cocaina e con altre droghe, perché si cercano gli effetti che proprio quella tipologia di sostanza produce. Purtroppo, il circuito della dipendenza patologica è lo stesso e accomuna l’alcool, la cannabis, l’eroina e il gioco d’azzardo” scrive Micaela Girardi.

Ad Ascoli risultano in carico al Sert circa 350 pazienti in trattamento farmacologico (eroinomani), circa 40 persone in comunità terapeutiche per reati connessi alla tossicodipendenza, oltre agli altri pazienti per le cui dipendenze non esistono terapie farmacologiche, sottoposti ad esempio a terapie psicologiche, come i cocainomani, i cannabinoidi e gli alcolisti. 

Mentre l’alcolismo è più concentrato nel Nord Italia, l’attitudine di bere grandi quantità di alcol per provocarsi lo “sballo” (in termini tecnici binge drinking”), è più frequente al Centro-Nord. 

La cocaina è usata maggiormente al centro-Sud; ne è diminuito il consumo occasionale,

Il Sert dell’Area Vasta 5 negli anni passati ha svolto intensa attività di comunicazione nelle scuole ascolane, ma il Servizio ha subìto una notevole riduzione di personale e ciò non ha consentito la prosecuzione di tali apprezzate iniziative.


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