ASCOLI PICENO – La notizia del giorno, dopo il voto delle regionali in Emilia Romagna e in Calabria, è senza dubbio il capitombolo del M5S tornato a livelli ad una cifra in entrambe le regioni. Il capogruppo del M5S all’Assemblea Regionale delle Marche, Gianni Maggi, rilascia una dichiarazione a commento (“Si rischia l’irrilevanza”) del voto emiliano e dello scenario in vista delle elezioni regionali nelle Marche, a maggio.

“Si poteva intuire che in Emilia Romagna i cittadini, avvertito il pericolo di consegnare la regione alla destra, sarebbero andati a votare in tanti, così come tanti di quelli che avevano votato 5 Stelle avrebbero votato per Bonaccini, proprio per evitare che Salvini vincesse. Nelle Marche ci troviamo in una situazione simile per cui se il Movimento 5 Stelle non fa una scelta di campo e non si propone come forza di governo, diventa irrilevante nello scontro tra le due coalizioni” scrive.

“Se nella nostra regione – aggiunge – per imporre scelte di mantenimento di una egemonia di potere interno che nulla ha a che fare con la crescita del Movimento, si continua a dichiarare che la lista 5 Stelle dovrà presentarsi alle prossime regionali per fare opposizione a chi andrà a governare le Marche nei prossimi 5 anni, gli elettori
avranno difficoltà a trovare ragioni per votarla” continua il pentastellato.

E infine: “L”unico modo per ottenere il consenso dei marchigiani in un momento così difficile per la situazione economica, il lavoro, la salute, è proporre l”applicazione concreta dei nostri principi al governo di questa regione. I marchigiani sceglieranno coloro che avranno la possibilità di migliorare loro la vita, non chi si chiama fuori gridando ”mai col Pd” mentre ci governa a Roma”.


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