ANCONA – Il più grande evento italiano sulla sicurezza informatica si sta svolgendo ad Ancona, dal 4 al 7 febbraio 2020, il capoluogo delle Marche ospita infatti ITASEC 20, una serie di convegni, seminari e altro ancora sul tema della cybersecurity.

La Conferenza italiana sulla sicurezza informatica è un evento annuale supportato e organizzato da CyberSecurity National Lab e riunisce ricercatori e professionisti italiani che lavorano nel campo della sicurezza informatica, sia dal settore privato che da quello pubblico e includerà università, industrie, istituti di ricerca e governo, ospitata all’interno degli spazi dell’Università Politecnica delle Marche.

In un’era, quella digitale dove la guerra si snoda sull’acquisizione dei dati, la domanda da porci è quale sarà il futuro, sapremo distinguere la realtà, e la verità? Quanto sono sicuri ed impenetrabili i sistemi informatici? Quali saranno i nuovi scenari con la penetrazione dell’intelligenza artificiale? Tra i numerosi interventi andiamo ad analizzare le parole del professore Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master in Inteligence dell’Universitá della Calabria dove è anche docente. Un’analisi sul disagio sociale 4.0, un intervento che si inserisce all’Interno del seminario “Social Media Intelligence & investigation” seminario dedicato alla social media intelligence e destinato alle PMI delle Marche che ha previsto due momenti di approfondimento sui temi della Social Media Intelligence (e degli attuali scenari della cybersecurity e della privacy nel mondo delle PMI italiane e della PA.) Il seminario è stato organizzato da PID Marche, Camera di Commercio delle Marche, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino e Università di Chieti-Pescara.

 

 

Caligiuri ha analizzato dal punto di vista “umano” il tema dell’intelligence. Una disamina con un approccio pedagogico-comunicativo per analizzare la sicurezza informatica e l’intelligenza artificale, come e quanto tutto questo ci riguarda da vicino più di quanto possiamo pensare. Dalla politica alla finanza, dove gli interessi e gli intrecci sono sempre più stretti, l’acquisizione del potere è più veloce come è più veloce la sua perdita. I dati, il monitoraggio e la loro analisi divengono il potere stesso. Caligiuri ha posto dei quesiti su sicurezza e privacy: “la sicurezza informatica come la privacy individuale sono molto difficili da perseguire, poiché si sta profilando una società della sorveglianza”. Una società dove aumenta il disagio sociale: “la crisi della democrazia determina un crescente disagio sociale, facendo emergere uno scenario in cui le istituzioni pubbliche potrebbero presto perdere credibilità con una conseguente disobbedienza di massa. Appunto per questo l’intelligence dovrebbe osservare con grande attenzione questo fenomeno“.

La giornata di apertura che ha previsto oltre 20 seminari distribuiti nell’intera giornata è terminata poi alla Mole Vanviteliana con l’intervento di Martin ABADI, Google Research,  che ha parlato di “Privacy and Security in Machine Learning”. È noto per il suo lavoro sulla sicurezza informatica e sui linguaggi di programmazione , incluso il suo articolo (con Michael Burrows e Roger Needham ) sulla logica Burrows-Abadi-Needham per l’analisi dei protocolli di autenticazione, e il suo libro  A Theory of Objects , che stabiliscono calcoli formali per la semantica dei linguaggi di programmazione orientati agli oggetti.


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