ANCONA – Le materie edilizia e urbanistica (81 ricorsi, 14% del totale) si confermano come oggetti di più frequente ricorso al Tar Marche. Risulta dai dati pubblicati nella relazione del presidente Sergio Conti che ad Ancona ha aperto l’anno giudiziario amministrativo.

Nel corso del 2019, il Tar ha registrato un calo di pendenze (-429, -13,86%), quarto tra le varie sedi in Italia, grazie alla definizione di 992 ricorsi contro i 574 presentati: giacenze diminuite da 3.094 del 2018 a 2.665 ma restano un numero rilevante (50% ricorsi ultraquinquennali) anche per carenze di organico magistrati. Si conferma il calo dei ricorsi: 555 rispetto ai 599 del 2018.

Le sentenze (451 ordinarie e 165 in forma abbreviata) sono state appellate al Consiglio di Stato solo nel 12,66% (78) dei casi contro le 106 (16,87%) del 2018. Tra le materie del contenzioso dopo il settore edilizia, figurano quelle relative a stranieri, e appalti e servizi (rispettivamente 76 e 73, entrambe circa 13%), poi concessioni e autorizzazioni (54; 10%).


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