ASCOLI PICENO –  Lotta alla criminalità economica e finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate alla Guardia di Finanza per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta.

È di 18.195 euro il valore delle 357 banconote false sequestrate negli ultimi mesi nel Piceno dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del “Falso nummario”.

Un comparto di specialità definito nell’ambito della razionalizzazione delle funzioni di polizia e dei servizi strumentali, con il quale è stato affidato al Corpo “il compito preminente sulla vigilanza del settore, affrontata nella duplice funzione di polizia economica e finanziaria e di polizia giudiziaria, volta alla ricerca, prevenzione e repressione dei reati ricompresi nel Titolo VII (Dei delitti contro la fede pubblica), Capo I (Della falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori bollati) del Codice penale”.

In tale contesto, gli approfondimenti del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria Ascoli Piceno, sono stati finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali truffa e riciclaggio.

Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia picena.

La “classifica” delle banconote false sequestrate trova al primo posto il taglio da 50 euro (217 banconote, per un valore di 10.850 euro), seguite da quelle da 20 euro (78 esemplari, per un corrispondente valore pari a 1.560 euro) e, quindi, da 100 euro (50 biglietti, per un corrispondente valore pari a 5 mila euro); nelle posizioni “più alte” si accodano quelle da 10 euro (7 pezzi) e 3 da 5 euro; per quanto attiene, infine, ai tagli di maggior valore, si annoverano una banconota da 500 euro ed una da 200 euro.

L’entità dei sequestri di banconote operati dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno testimonia “l’impegno del Corpo alla repressione delle condotte di falsificazione monetaria, a corollario di una generale salvaguardia del risparmio dei consumatori e del sistema finanziario”.

 


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