ASCOLI PICENO – “Per arginare la diffusione del virus e proteggere le imprese da penali serve che la pubblica autorità blocchi tutte le produzioni non indispensabili e che lavorino solo quelle aziende metalmeccaniche che offrono servizi essenziali e producano beni afferenti al settore medicale, degli ospedali e dei mezzi di soccorso”: la Fiom Cgil della Provincia di Ascoli Piceno e della Provincia di Fermo ha diffuso una nota stampa con la quale prende posizione in merito alla diffusione del contagio da Covid-19, dopo i 14 casi registrati in provincia.

“L’escalation dei casi di positività nelle nostre province sta creando apprensione tra i lavoratori delle fabbriche metalmeccaniche. C’è la consapevolezza che se non si limita al massimo il numero di persone in movimento, il picco dell’infezione si allontana sempre più e con questo la prospettiva di ripartire. Appare paradossale che per chiudere una fabbrica bisogna attendere la positività al virus di qualche lavoratore o di un dirigente, come è accaduto nel territorio ascolano, o rimettersi al buon senso di un amministratore illuminato. Si tratta di fare una scelta coraggiosa oggi per tutelare tutto”, conclude la Fiom.


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