ASCOLI PICENO – Un inverno mitissimo, e neve a fine marzo. Dopo il coronavirus l’agricoltura si trova a fare i conti con il maltempo. Il brusco calo delle temperature, con gelate e nevicate fuori stagione, sta provocando ingenti danni agli impianti di frutta e alle produzioni orticole. È il monito lanciato dalla Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata.

“Nella fase delicata di fioritura e gemmazione – fanno sapere dalla Cia provinciale – il brusco calo delle temperature di questi ultimi giorni sta mettendo a rischio primizie di stagione e alberi in fiore“.

In particolare a rischio ciliegi e susini in fiore, mentre per pere, mele e kiwi, ci sono le gemme pronte bruciate da ghiaccio e freddo. Nei campi gravi danni si contano anche per le primizie di stagione, dai carciofi agli asparagi, dalle bietole alle cicorie ai piselli. Preoccupazione per i frutteti e vigneti soprattutto di uva bianca precoce e per le colture orticole, mandorli, agrumi e varietà precoci di uva da tavola. Sono in pericolo anche gli ulivi e il grano, se dovessero abbassarsi ulteriormente le temperature.

“Gli agricoltori – concludono dalla Confederazione agricoltori – con il senso di responsabilità che li caratterizza, stanno continuando a lavorare per assicurare cibo fresco e sano a tutte le famiglie, anche in questa fase di crisi. Ora, però, si trovano a dover affrontare anche l’emergenza maltempo, che aggiunge danni e problemi a una situazione già difficile. Per questo chiediamo alla politica e alle istituzioni, che finalmente stanno comprendendo il ruolo strategico del settore primario, di sostenere l’agricoltura italiana con interventi e risorse adeguate”.


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