ANCONA – Via libera nelle Marche a una legge che promuove il libro e la lettura come elementi di formazione e di crescita personale e della società. La giunta potrà stipulare patti locali per la lettura coinvolgendo enti locali, biblioteche, scuole o altri soggetti pubblici o privati interessati a promuovere la lettura.

La legge, finanziata con 150 mila euro per il 2021, prevede iniziative rivolte a minori, alle giovani generazioni, ai soggetti socialmente svantaggiati, iniziative di promozione della lettura in famiglia dai primi mesi di vita o in contesti sociali e territoriali disagiati, compresi centri assistenziali per anziani e strutture sanitarie.

Mira anche a promuovere la frequentazione di biblioteche e librerie ma anche spazi moderni attrattivi, accoglienti e di socializzazione.

Il provvedimento è stato proposto dal relatore di maggioranza e vice presidente dell’Assemblea Renato Claudio Minardi (per la minoranza Gianni Maggi del M5s), Francesco Giacinti e Antonio Mastrovincenzo (Pd). Voto contrario di un consigliere leghista e astensione degli altri esponenti del Carroccio, di Fi, Fdi e Udc. Pur convenendo tutti sull’importanza della promozione dei libri e della lettura come “chiavi” per la crescita culturale e sociale, è stata segnalata l’inopportunità del momento per varare una norma di questo genere.

“La lettura – osserva Minardi – ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo del pensiero critico e dell’autonomia di giudizio nonché per la diffusione della cultura e della promozione del progresso civile, sociale ed economico. Chi legge, si informa e conosce, sviluppa un proprio pensiero sulla realtà e su quanto accade e, di conseguenza è meno esposto, soprattutto online, al rischio di diventare vittima di fake news”.


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