ASCOLI PICENO – Il calcio a 5 ascolano va avanti e in un momento in cui programmare il futuro e fare progetti può apparire rischioso la Futsal D&G, Damiani e Gatti, fa una scelta forte e conferma di voler puntare a riportare il ‘calcio a 5 che conta’ nella città picena.

Come responsabile dell’area tecnica è stato infatti scelto Bernardino Giordani, l‘ascolano più titolato come giocatore e uno di più vincenti da allenatore. Conosciuto da tutti come Becco, 56enne, Giordani fu uno dei protagonisti della mitica Barbagrigia, la società che circa 30 anni fa sotto la guida di Gabriele Cinelli portò Ascoli nell’olimpo del futsal italiano. Dopo essere stato una delle promesse del calcio a 11 del Piceno (coetaneo di Peppe Iachini, Meco Agostini e degli altri bianconeri) Giordani intraprese la strada di quello che impropriamente è chiamato ‘calcetto’ trovando la sua dimensione: acquistato dal Verona, una delle squadre più forti dell’epoca, raggiunse la Nazionale con cui nel 1990, in finale contro la Spagna, fu medaglia d’oro ai campionati del mondo universitari. Tornato nelle Marche ha prima concluso la carriera da giocatore e poi iniziato quella di allenatore, vincendo diversi campionati e alzando più di un trofeo.

Ora, per la prima volta in carriera, un incarico dirigenziale a metà tra campo e scrivania: “Mi fa sentire un po’ vecchio – scherza Giordani – ma in fondo è ciò che da diverso tempo desideravo. Il fatto è che trovare una società ambiziosa a tal punto da capire la necessità e l’importanza di una figura come quella che ricoprirò, al di là che sarò io a farlo, non è facile. Ciò che mi ha convinto della D&G è la chiarezza del progetto e la divisione ben precisa dei ruoli, da quelli strettamente legati al campo a quelli dirigenziali passando per il personale sanitario e quello logistico. Puntare in alto non è da tutti, serve un assetto. E qui c’è”. “Non posso che ringraziare la proprietà e mettermi al lavoro approfittando di questo momento di pausa forzata che speriamo passi presto – conclude Giordani – Gli obiettivi sono due: fare bene, anzi molto bene, nel prossimo campionato di C1 e mettere le basi per la costruzione di un settore giovanile. Vogliamo riportare Ascoli dove ha dimostrato di poter stare, anche nel calcio a 5 oltre che nel calcio”.


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