ASCOLI PICENO – Di seguito una nota stampa di Rifondazione Comunista. A tal proposito ricordiamo che il sindaco Fioravanti ha risposto così alle critiche sul colore della mascherina: clicca qui.

 

Ascoli Piceno, città medaglia d’oro alla resistenza, è da molto tempo rappresentata a livello istituzionale da persone che non rendono onore alla sua gloriosa storia ed al ruolo svolto dagli ascolani nella guerra di Liberazione.

Fra di loro ci sono quelli che appendono la bandiera della Repubblica di Salò al balcone o l’ex assessore Antonini, commissario comunale della Lega che pronuncia parole vergognose nei confronti del giorno della Liberazione e rivendica di essere un patriota, nonostante si schieri dalla parte di coloro che la patria l’hanno invasa e poi oppressa.

Oggi si è aggiunto a questa schiera anche la massima autorità cittadina, il sindaco Fioravanti, il quale si è presentato all’annuale commemorazione al sacrario di San Marco indossando una mascherina nera.
Siccome non crediamo che il sindaco di Ascoli sia un praticante del ninjutsu – sino ad ora si era tra l’altro presentato nelle apparizioni pubbliche con una mascherina tricolore –  e siccome ricordiamo come fosse stata accertata la sua partecipazione alla cena fascista svoltasi ad Acquasanta Terme lo scorso 28 ottobre noi riteniamo di trovarci di fronte ad una provocazione che respingiamo nettamente!

Il nero evoca il colore delle squadracce fasciste e naziste ed è il colore con il quale si identificano i fascisti del “terzo millennio”.

Condanniamo quindi il gesto del sindaco Fioravanti, una beffa nei confronti degli antifascisti di oggi ma soprattutto di quelli che hanno combattuto per la Liberazione, per coloro che sono morti per sconfiggere il nazifascismo, fra i quali, il sindaco dovrebbe saperlo, ci sono stati tanti suoi concittadini. Non crediamo che tutto questo possa essere accettabile in un Paese democratico e antifascista. Il sindaco Fioravanti si vergogni di questa sua provocazione!

Gabriele Marcozzi
Segretario federazione PRC Ascoli Piceno

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