CIVITANOVA MARCHE – “Sciapichetti, Micucci e tutto il Pd regionale smetta di arrampicarsi sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile. Persino la sottosegretaria Pd Morani, unico componente marchigiano del governo, certifica il fallimento della sanità regionale e del progetto di un ospedale covid presso la fiera di Civitanova. Ceriscioli blocchi subito i lavori utilizzando i fondi per il potenziamento delle terapie intensive esistenti e dia subito certezze nero su bianco ai cittadini di Civitanova sul potenziamento dell’ospedale esistente che il piano sanitario regionale vuole declassare e dove ci sono due nuovi reparti da ultimare”.

La Lega torna a chiedere rispetto per Civitanova con il coordinatore provinciale Simone Merlini. Dito puntato sull’evidente criticità di una città che, da polo turistico e commerciale del centro Italia, rischia di essere percepita come un lazzaretto: nato come valvola di sfogo per terapie intensive sovraccariche, l’ospedale covid in fiera nei piani del presidente Ceriscioli, che ha la delega alla sanità regionale, si appresta a diventare l’unico presidio marchigiano per la lotta al Covid.

“I civitanovesi non si fidano più della parola di Ceriscioli. Ha annunciato un mese fa un ospedale temporaneo che, oggi, ammette rimarrà in piedi a lungo; ha promesso che lo avrebbe costruito in 10 giorni, ma i lavori sono appena cominciati e non si conoscono i tempi di collaudo per il suo utilizzo – spiega Merlini – Non è un caso che sia diventato terreno di scontro all’interno del Pd: è sintomatico degli errori che la Regione si ostina a fare sulla sanità. Non è un caso che ci siano anche versioni discordanti su costi e risorse a disposizione e che tanti imprenditori si siano defilati, non certo per mancanza di generosità, ma per le evidenti criticità di gestione”.

Per Merlini è evidente che solo grazie alla donazione di Bankitalia il progetto fiera covid forse andrà in porto dopo un mese di pantomima.

Assurdo riversare una donazione di milioni e milioni di euro in una struttura temporanea anziché nel potenziamento delle terapie intensive esistenti e di presidi ospedalieri che hanno fatto loro da preziosa sponda come Civitanova stessa, Camerino e San Severino – aggiunge il coordinatore leghista maceratese – Non lo dice solo la Lega, ma anche l’associazione dei medici anestesisti e bisognerebbe ascoltare il loro parere visto l’emergenza che sta rientrando soprattutto grazie all’abnegazione di medici e infermieri”.


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