ANCONA – Se non ci fosse stato il Covid, il 31 maggio si sarebbe votato per il rinnovo del Consiglio Regionale. Voto, invece, rimandato a settembre e così Luca Ceriscioli resta ancora presidente della Regione. Ceriscioli, col resto della giunta, ha fatto il punto mostrando i risultati ottenuti rispetto al programma elettorale del 2015 e ponendo graficamente un “semaforo” con il quale indicare gli obiettivi raggiunti (verde), parzialmente raggiunti (arancione) e non raggiunti (rosso).

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Ceriscioli chiarisce ad ogni modo che la decisione annunciata lo scorso mese di febbraio, prima dell’arrivo dell’epidemia, resta valida: “Il programma elettorale è del passato, è una bella eredità per chi verrà: debito ridotto, distribuito risorse, ambiente e investimenti in corso. La scelta fatta da me è nota, favorire l’unità delle forze politiche verso un’altra figura, so che questo percorso sta andando avanti e ha avuto il mio sostegno. C’è chi saprà raccogliere questa eredità“.

LUCA CERISCIOLI: L’emergenza Covid ha bloccato il voto ma oggi abbiamo raggiunto per la prima volta i contagi a zero dopo mesi e mesi: avevamo previsto di raggiungere questo famoso zero in tutte le province, anche se non ne avevamo ovviamente la certezza.

Andiamo dunque a rendicontare il programma elettorale, quello presentato nel 2015. In questo modo si può capire se è stato realizzato o meno quanto previsto. A mio giudizio questo dovrebbe essere normale nel rapporto tra i cittadini e gli amministratori: abbiamo così creato un documento digitale dove poter leggere in maniera semplice e chiara, con una scheda informativa.

Cinque anni caratterizzati da due grandi emergenze, terremoto e Covid, al quale aggiungerei Aerdorica e il passaggio delle competenze dalle province alla Regione. Ad esempio abbiamo messo 22 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture turistiche oppure sul diritto allo studio abbiamo dato a tutti gli studenti marchigiani tra i primi ad avere diritto alle borse di studio.

Siamo un governo che rispetta gli impegni presi con i cittadini anche in situazioni particolari come quella originata con un terzo della regione colpita dal terremoto e l’epidemia che ha una eguaglianza con la spagnola.

Il primo rosso è il collegamento dell’Autostrada con il porto di Ancona, ma sappiamo che la cosa è ancora da venire con gli studi di Anas per la realizzazione. Abbiamo il giallo sulla realizzazione della Fano-Grosseto, perché abbiamo ottenuto 300 milioni di fondi per la realizzazione ma non abbiamo visto neanche un metro lineare di strada il che dimostra la vicenda assurda.

L’ospedale di Fermo lo abbiamo finanziato, che i cantieri facciano fatica sono convinto anche io. In Italia ci vogliono in media 12 anni per realizzare un ospedale, ad Amandola facciamo partire il cantiere. Il paradosso è che ad essere aperto ci sia il Covid Hospital di Civitanova.

Abbiamo messo 30 milioni per miglioramento della Salaria, ma ancora non c’è il cantiere: l’unico ma piccolo è stato fatto ad Acquasanta, ma abbiamo lasciato giallo.

Abbiamo fatto anche cose che nel programma non ci sono come Aerdorica, che all’epoca ritenevamo salvata, mentre l’abbiamo salvata e poi stiamo avviando altri progetti con start up.

ASSESSORATO LORETTA BRAVI Formazione Educativa e mirata, con i fondi europei abbiamo avviato una filiera produttiva con altri 16 progetti da aggiungere. Un altro punto fondamentale è la rete scolastica marchigiana, prevista con la aree interne, del sisma, apprendistato, sistema duale, diritto allo studio. Inoltre abbiamo potenziato i Centri Impiego con le botteghe scuola tra l’altro. Abbiamo anche sostenuto le poli

FABRIZIO CESETTI Oltre le emergenze declinate dal presidente dobbiamo aggiungere la crisi del credito e dei distretti industriali. Le mie sono deleghe di staff, la principale è quella del bilancio, cuore e mente di una istituzione. Poi c’è l’organizzazione del personale, se sono in salute questi organi l’istituzione è pronta a fronteggiare le difficoltà per il bene della comunità regionale.

In questi anni abbiamo ridotto il debito del 30% con un aumento degli investimenti, ricorrendo solo per il 3% con i debiti e riducendo le tasse: aliquota irpef, irap per le imprese, bollo auto, accise sulla benzina. Noi consegniamo a quelli che verranno dopo e speriamo di starci tutti noi per il bene della comunità regionale. Lo dobbiamo dire e affermare, chi non ha consapevolezza di sé non può badare alla comunità.

Abbiamo così 250 milioni di avanzo con il quale affrontiamo l’emergenza covid, abbiamo messo 30 milioni per i sanitari, 14 per il credito, altri per il turismo. Inoltre 42 milioni per sostenere le spese per i dispositivi di protezione, grazie alla riduzione del debito attuato. Noi potremmo ulteriormente indebitarci per 650 milioni di euro, ma in questa manovra non c’è debito.

Nell’emergenza Covid, che a differenza del terremoto dipendeva da noi e specificatamente dal presidente, abbiamo potuto dimostrare il valore di questo ente e delle persone che la rappresentano.

MORENO PIERONI Turismo, Cultura, Caccia e Pesca. Abbiamo creato un assessorato unico, Cultura e Turismo. Questo ha permesso di avere un percorso di coniugare la cultura come opportunità per il Turismo. Abbiamo costruito grandi eventi, parlo di Rossini, Raffaello, Leopardi con grandi investimenti.

Per il Turismo siamo passati da 8 milioni a 60 milioni di investimento, 13 milioni per il rilancio di Aerdorica con nuovi voli.

MANUELA BORA Vorrei focalizzare attenzione tra il rapporto tra il pregresso e quello che verrà dopo. Lasceremo 50 milioni di euro già approvati per i bandi alle imprese. Abbiamo abbandonato la logica predatoria di chi ci ha preceduto e consegniamo a chi ci segue una base solida. Daremo anche un incentivo alle donne che tornano al lavoro e sia il compagno che resti a casa a prendersi cura dei figli, un buono di 500 euro se si rispettano i parametri Isee. Con Sciapichetti abbiamo aiutato l’evoluzione verso la green economy.

ANGELO SCIAPICHETTI Il metodo di questa giunta in cinque anni ha mostrato una collegialità unica. Il terremo è stato il più devastante di sempre in Italia per ampiezza. Abbiamo investito ad esempio 33 milioni di euro per consentire un rinnovo del parco automezzi nel trasporto pubblico locale, abbiamo acquistato e messo in circolazione 189 nuovi pullman di trasporto pubblico locale, oltre un terzo del parco di trasporto locale. Siamo intervenuti sulla elettrificazione della Ascoli-San Benedetto e del tratto da Macerata a Camerino. Quando siamo arrivati abbiamo trovato in bilancio 500 mila euro, abbiamo fatto investimenti poderosi, con 276 interventi e abbiamo investito 172 milioni di euro.

ANNA CASINI Con la legge Del Rio sulle province abbiamo ricevuto la gestione di 800 chilometri di strade, e li abbiamo trasferiti all’Anas già tre anni fa, in anticipo su molte regioni. Abbiamo realizzato l’Autorità Portuale di Sistema, si diceva che nel medio Adriatico sarebbe andata a Ravenna, invece è andata ad Ancona e gestisce anche l’Abruzzo. Abbiamo immaginato una pista ciclabile nelle Marche che colleghi Venezia al Gargano, inoltre già oggi chi prende la bicicletta in treno non paga il trasporto. Collegheremo la ciclovia Adriatica dalla costa all’interno, a pettine per un progetto di 53 milioni di euro oltre la ciclovia Adriatica che ha un suo costo.

 


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