ANCONA – L’agricoltura marchigiana ha tagliato del 38% l’utilizzo di fitosanitari negli ultimi 10 anni e con 1 ettaro su cinque dedicato al biologico si piazza ben al di sopra della media europea del 7%.

Lo rende noto Coldiretti Marche da un’analisi su dati Istat alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si festeggia domani, 5 giugno. Istituita dalle Nazione Unite, quest’anno le celebrazioni sono dedicate alle biodiversità costantemente in pericolo. E proprio da un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dell’etica può arrivare una risposta di salvaguardia delle specie vegetali e animali a rischio di estinzione.

“Gli agricoltori marchigiani – è il commento di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – da tempo lavorano all’interno di una scelta di sostenibilità ambientale che incontra richieste di cittadini sempre più informati e attenti. Le Marche hanno un territorio unico nella sua diversità. L’agricoltura moderna, delicata e innovativa, ne coglie l’identità, si prende cura del patrimonio naturalistico e nel consegnarci un cibo di qualità ci garantisce un’altissima qualità della vita”.

Nelle nostra regione si contano 37 denominazioni di origine suddivise tra vini, salumi, formaggi e carni fresche. Un settore che vale 120 milioni l’anno. Senza contare le numerose produzioni locali che la fondazione Campagna Amica ha catalogato tra i Sigilli, presidi nazionali di biodiversità riconosciuti e custoditi da agricoltori che ne hanno portato avanti la coltura, l’allevamento o la preparazione nel caso di ricette.

Nelle Marche sono stati individuati 23 Sigilli: Carciofo di Montelupone, Carciofo Violetto Precoce di Jesi, Cavolfiore Tardivo di Fano, Cicerchia dei Monti Sibillini, Cicerchia Serra de’ Conti, Cipolla di Suasa, Gallina Ancona, Marrone del Montefeltro, Mela Rosa dei Monti Sibillini, Oliva Coroncina, Oliva Mignola, Oliva Piantone di Falerone, Oliva Piantone di Mogliano, Oliva Raggia, Oliva Sargano di Fermo, Pecora Fabrianese, Pecora Sopravissana, Pera Angelica di Serrungarina, Roveja, Taccola del Menocchia, Taccola di Massignano, Vacca Marchigiana e Vino Cotto.


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