ASCOLI PICENO – Il nuovo tecnico bianconero, Davide Dionigi, si presenta alla stampa il 24 giugno, dopo aver seguito nel pomeriggio di ieri l’allenamento della squadra, guidata momentaneamente da Iuliano,  insieme al ds Bifulco  ha poi sostenuto il primo allenamento nella mattinata odierna.

Mister Dionigi approda all’Ascoli con il suo tattico, Hiroshi Komatsuzaki, giapponese esperto di match analysis col quale ha iniziato la collaborazione nel 2014 a Cremona. Completeranno lo staff di Dionigi, Andrea Iuliano, in qualità di vice allenatore, Alfredo Geraci come preparatore dei portieri, Paolo Artico e Nazzareno Salvatori rispettivamente nei ruoli di preparatore atletico e addetto al recupero infortunati.

Il patron Massimo Pulcinelli, collegato telefonicamente: “Ho conosciuto Davide per telefono, mi sono convinto in 15 minuti di chiacchierata, sono convinto sarà l’uomo di questa salvezza, tutti insieme lotteremo per far rimanere questa squadra in Serie B. Penso che il nostro organico non sia secondo a molte squadre in lotta per i play off, benvenuto al mister ed in bocca al lupo”.

“A nome della società faccio un grande in bocca al lupo a mister Abascal – le parole del presidente Carlo Neri – lo ringrazio per i successi avuti con l’Ascoli. Abbiamo 9 partite che saranno 9 battaglie, la nostra attenzione dovrà essere concentrata solo su quello. Adesso serve un lockdown, chiunque ami l’Ascoli Calcio non deve darsi alle analisi e alla ricerca della responsabilità, che sono della società; non c’è tempo, le analisi le faremo un minuto dopo aver concluso il campionato. Dobbiamo essere umili e rispettosi, dobbiamo assolutamente mantenere la categoria, non ci sono alternative e ce la faremo”

“Ringrazio anche io Abascal – afferma il ds bianconero Bifulco – riconosco sia una gran brava persona e un buon allenatore. Siamo qui a presentare Dionigi perché abbiamo ritenuto opportuno spostare il tema tecnico tattico su un piano diverso, puntiamo su una persona che può raggiungere l’obiettivo di mantenere la categoria. Conosco Davide e la sua capacità di affrontare le sfide, si è misurato in piazze difficili ed importanti, saprà dare il massimo, non ha esitato neanche un secondo quando l’ho chiamato, mi ha colpito la rapidità con cui ha accettato questa sfida, mi ha travolto praticamente. Gli auguro buon lavoro, chiedo all’ambiente compattezza, guardiamo ad oggi ed all’obiettivo che è a portato di mano. I giocatori qui in prestito hanno voglia di rimanere qui, stiamo già contattando le rispettive società per prolungare i prestiti. L’incontro con i tifosi è stato costruttivo, si sono posti con un atteggiamento propositivo, hanno ovviamente chiesto l’impegno del mantenimento della categoria assicurando il loro apporto, tutti noi vogliamo spronare la squadra ad avere il coltello tra i denti”.

“Credo sia innanzitutto doveroso salutare chi mi ha preceduto – le prime parole da tecnico dell’Ascoli di Davide Dionigi – da collega lo capisco perché è capitato anche a me. Ringrazio la società per l’opportunità che mi è stata data, quella allenare in una grande piazza, che ha ardore e attaccamento, caratteristiche che ho visto ogni volta che sono stato qua da giocatore avversario. Sono certo di rispondere nei migliori dei modi, la situazione può sembrare e non è semplice ma se gestita in  un certo modo può portare a risultati interessanti. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare, ai giocatori ho chiesto di tirare fuori una moralità ed un orgoglio che devono farci uscire da questa situazione, situazione che questa tifoseria non merita. Ho riscontrato voglia e senso di responsabilità di uscirne, l’aspetto mentale sarà fondamentale. L’augurio è un sincero catapultarsi, giocando ogni 3 giorni, in un caos di calcio e in questo caos dobbiamo trovare il bandolo della matassa, che ha tante sfaccettature”.

“I ballottaggi ci saranno un po’ per tutti – continua il nuovo allenatore bianconero – non solo per i trequartisti, giocando ogni 3 giorni diventa più che altro una rotazione, Morosini e Ninkovic possono giocare in diversi ruoli in avanti. In questa situazione la motivazione e una grande aggressività saranno importantissime, questa post Covid è una cosa mai successa, i giocatori sono stati fermi 3 mesi, non ci sono precedenti quindi non si possono fare previsioni sulla tenuta atletica, sarà importante valutare giorno per giorno. L’allenatore può cercare di capire quali corde toccare per alzare l’asticella, quel poco che si può fare bisogna farlo al meglio. Penso che per ogni giocatore adesso sia una questione di orgoglio, andare via dopo una retrocessione non piace a nessuno. Dobbiamo dare un segnale, i punti sono spesso frutto di tante cose, serve un segnale di aggressività, man mano che aumenteranno le gare dovremo aumentarla”.

“Ho seguito l’Ascoli nelle ultime partite – conclude Dionigi – ha individualità importanti, alterna cose buone ad altre meno buone. Non mi sono mai fissato su un modulo specifico, bisogna cercare di capire in pochi giorni quale sia il vestito giusto ma non è semplice, qualcosa in difesa penso di cambiare, così come tengo in considerazione l’idea di giocare a tre a centrocampo. Il reparto offensivo è forte, i ragazzi devono essere consapevoli dei propri mezzi, il gol non lo fa o prende un singolo ma la squadra. La cattiveria in attacco è fondamentale, ho visto in loro la voglia di tirare fuori quel qualcosa in più. In difesa abbiamo giocatori che si sposano con la mia idea di difesa a tre, c’è la possibilità di proporre il 3-5-2, è un modulo sul quale ci ho fatto discreto affidamento con buon risultati”.

 


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